Vittorio Feltri è intervenuto in qualità di ospite ad “Accordi e disaccordi”, programma in onda sull’emittente NOVE. A proposito del conflitto in corso in Ucraina, il giornalista ha dichiarato: “Personalmente penso che, se anche questa guerra dovesse continuare per un mese, il vincitore sarebbe la Russia. Ha un esercito poderoso e in grado di soffocare l’Ucraina. Mi domando piuttosto come possa un presidente comico come Zelensky immaginare di ottenere aiuti armati da tutti noi, dall’Europa, dalla NATO. Se ciò avvenisse, sarebbe soltanto il prolungamento di un’agonia, che terminerebbe, come tutte le agonie, con la morte”.
Feltri ha precisato di essere consapevole del fatto che gli ucraini combattano per l’onore, però “morire di onore o di tumore è la stessa cosa. Io al posto di Zelensky avrei ceduto alla prima cannonata e non avrei sottoposto il mio popolo a sacrifici mostruosi, a migliaia di morti, compresi i bambini. Putin mi è simpatico come una mosca in un bicchiere di vino, ma Zelensky mi fa orrore, perché pensa velleitariamente di sostenere una guerra con la Russia. Un po’ come se io potessi affrontare Tyson in un match di pugilato: credo non ne uscirei vivo”.
VITTORIO FELTRI: “SANZIONI ALLA RUSSIA SONO CONTRO NOI STESSI”
Nel prosieguo del suo intervento ad “Accori e Disaccordi”, Vittorio Feltri ha sottolineato di non credere al dissenso nei confronti di Putin, perché “mi risulta che sia stato eletto dai russi. Non è che il popolo ha sempre ragione: quando elegge un suo rappresentante importante, se ne assume anche la responsabilità. A me risulta anche che le guerre le vincano sempre i più forti e i più deboli debbano arrendersi per non peggiorare la loro situazione sotto vari aspetti. Il fatto che Zelensky non si renda conto di questo e abbia trascinato il suo popolo in un conflitto mostruoso, un po’ mi sorprende e mi fa pensare che non ci sia una coscienza civile da parte di chi è più debole”.
La storia dell’umanità insegna che “i più deboli devono soccombere, quindi si facciano trattative che vadano incontro al minor danno possibile. Qui per l’Ucraina si tratta di portare a casa la pelle e deve cedere. L’unica soluzione è questa e, se non sarà adottata, ci saranno più morti e si perderanno vite umane senza ottenere niente, andando incontro a una catastrofe pazzesca”. Quanto alle sanzioni economiche, “Biden si giova di questa situazione, ma non riesco a capire come possa un agglomerato di nazioni come la UE, anche con l’appoggio di Draghi, essere favorevole a simili provvedimenti, quando questi altro non sono che sanzioni che diamo a noi stessi, come si evince dai prezzi di carburante e di energia”.