Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza Coronavirus, è tornato a parlare della quarta dose di vaccino anti-Covid, esprimendo un parere diametralmente opposto rispetto a quello esternato dalla professoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale “Sacco” di Milano. Quest’ultima, attraverso le colonne di Adnkronos Salute, ha infatti sottolineato come “un eccesso di vaccinazione nella persona immunocompetente potrebbe essere persino negativo, perché ci sono ricerche scientifiche che dimostrano come l’eccessiva sollecitazione del nostro sistema immunitario rischi di provocare addirittura un effetto boomerang”.
Insomma, il provvedimento assunto dal Regno Unito, che si sta preparando alla somministrazione del secondo booster agli ultra 75enni, agli immunodepressi e agli ospiti delle case di riposo nelle prossime settimane, come suggerito di recente dai consulenti medici dell’esecutivo e come confermato da Sajid Javid, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, sarebbe sbagliato.
WALTER RICCIARDI: “ESTENDERE QUANTO PRIMA LA PLATEA DELLA QUARTA DOSE”
Proprio Adnkronos Salute ha riportato sul proprio portale telematico la riflessione di Walter Ricciardi su questo argomento. Come anticipavamo, si tratta di una visione diametralmente opposta rispetto a quella suggerita dalla dottoressa Gismondo; il consulente di Speranza, infatti, ritiene indispensabile rendere disponibile “quanto prima” a più categorie la somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid.
Ricciardi, che è docente di Igiene presso l’università Cattolica di Roma, ha altresì reso noto che nel nostro Paese le quarte dosi “andrebbero allargate per interessare, oltre agli immunocompromessi per i quali sono già previste, le stesse categorie indicate in Uk”. Difficile, a questo punto, stabilire con certezza assoluta chi tra lui e la professoressa Gismondo possa avere ragione, ma la convinzione è che la scienza, in base anche ai nuovi studi sui preparati, saprà al più presto trovare la risposta più adeguata e sicura per la salute umana.