ALLARME NATO SU ARMI CHIMICHE RUSSA
Mentre i “cordoni” della guerra in Ucraina si allargano fino a ovest, con bombardamenti nella notte anche nella finora mai “toccata” Leopoli, la possibile minaccia per il prosieguo del conflitto arriva sul fronte della armi chimiche. Dopo gli allarmi lanciati negli scorsi giorni dal Pentagono americano e dall’intelligence Uk, ora è la Nato direttamente a definire il pericolo come molto concreto.
«Nella guerra con l’Ucraina, la Russia potrebbe usare armi chimiche» ha dichiarato il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg: «Ora che sono state prodotte queste accuse false, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la Russia stessa stia pianificando missioni con armi chimiche». È la risposta diretta dell’Alleanza Atlantica alle accuse del Governo russo secondo cui gli Stati Uniti stanno gestendo laboratori segreti in Ucraina per lo sviluppo di armi biologiche e batteriologiche. Intervistato dal quotidiano tedesco “Welt am Sonntag”, Stoltenberg ha poi aggiunto «Vediamo con orrore il numero crescente di vittime civili e l’insensata distruzione da parte delle forze russe. Il popolo ucraino sta resistendo con coraggio e determinazione, ma è probabile che i prossimi giorni porteranno una sofferenza ancora maggiore».
POLONIA: “CON GUERRA CHIMICA LA NATO DOVRÀ INTERVENIRE”
Il segretario della Nato ha poi ribadito l’appello a Putin per cessare immediatamente le ostilità in Ucraina: «ponga fine a questa guerra, ritiri le forze e si impegni nella diplomazia». Di contro però Stoltenberg esclude nuovamente l’ipotesi di una no-fly zone ucraina come invece richiesto con forza ogni giorno da Kiev: «Ciò significherebbe attaccare le forze russe con il rischio di uno scontro diretto e un’escalation incontrollabile. Dobbiamo porre fine a questa guerra e non estenderla». Da membro Nato e “vicino” confinante con l’Ucraina, l’avanzamento delle truppe russe verso le porte della Polonia fanno scattare l’allarme veemente nel presidente polacco Andrzej Duda: intervistato dalla Bbc il politico da Varsavia spiega con parole schiette, «Se mi state chiedendo se Putin possa usare armi chimiche, penso che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile». Con l’uso di tali armi, conclude Duda, l’intervento della Nato a quel punto sarebbe quasi obbligato: «Certo, tutti speriamo che non osi farlo. Ma…se usasse armi di distruzione di massa, questo sarebbe un cambio di gioco completo». Una terza guerra mondiale, in sostanza, è ciò che potrebbe scorgersi all’orizzonte qualora la Nato applichi una “no-fly zone” in Ucraina e soprattutto in caso di risposta ad eventuale uso di armi chimiche lanciato dal Cremlino.