GIULIO TREMONTI vs GOVERNO: “FUGA DALLA REALTÀ GIÀ PRIMA DELLA GUERRA”
Tutt’altro che vicino alla Russia di Putin, ma “bastonatore” della reazione europea alla guerra in Ucraina, l’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti nella sua lunga intervista a “Libero Quotidiano” esprime tutta la contrarietà alla posizione tenuta finora dal Governo Draghi, tanto politica quanto soprattutto economica.
«Non è corretto attribuire alla guerra tutto quello che oggi si sta vedendo nella nostra economia. Quasi tutti i fattori di crisi erano infatti già presenti nell’ultimo trimestre del 2021, la guerra li ha solo radicalizzati. I prezzi di tutte le materie prime erano già in salita: dal petrolio al legno alla ghisa. Stesso discorso per l’energia», riflette il professore indicando nello stesso Premier Draghi un colpevole protagonista di questa fase economica nostrana. «Invece di gestire i problemi che già si stavano presentando, come sarebbe stato suo compito, il governo ha preferito fuggire dalla realtà. Lo dimostra proprio quella irresponsabile legge finanziaria, che prevede spesa clientelare ovunque e contiene errori evidenti», si scaglia ancora Tremonti.
LA CRISI ECONOMICA IN ITALIA SPIEGATA DA TREMONTI
Errori fatali in serie, secondo l’ex n.1 del Mef sotto i Governo Berlusconi, che non possono essere spiegati solo con la comunque detonante crisi tra Ucraina e Russia: «Hanno stanziato 8 miliardi di euro per gli sgravi fiscali al ceto medio e solo un miliardo e mezzo sulle bollette; ma era chiaro da subito che quest’ ultima cifra avrebbe fatto ridere. Tanto che a gennaio hanno dovuto fare un altro decreto per calmierare le bollette, e poi un altro ancora», sottolinea ancora Giulio Tremonti a “Libero” parlando distintamente di «distacco dalla realtà» del Governo italiano sui principali dossier mondiali politici ed economici. L’economista anti-globalizzazione per eccellenza riflette poi sulle cause reali che possono aver portato Draghi a compiere tali errori marchiani: «Me lo posso spiegare solo col fatto che fosse una finanziaria “espansivo-quirinalizia” e per questo delegata dal governo al parlamento. La realtà è diversa: davanti alla bolletta, al carrello della spesa e alla pompa di benzina, non siamo tutti uguali. Alcuni pagano di più. Le conseguenze sono drammatiche anche in termini sociali». Tremonti “bastona” infine il Governo anche con l’accusa di non avere particolare equilibrio tra le varie emergenze cui è stato costretto ad affrontare: «Draghi ha proposto una sorta di “economia di guerra” preparando altro debito. La conversione degli “austeristi” in “debitisti” è impressionante. Nel 2011 ci scrissero da Francoforte chiedendo di anticipare il pareggio di bilancio. Adesso, dopo il Recovery plan per la pandemia spunta quello per la guerra».