Dopo essere arrivata in diretta con un cartellone con su scritto “Fermate la guerra”, Marina Ovsyannikova, giornalista russa, risulta scomparsa. La donna, che lavora per la tv di stato russa, è entrata in diretta nel corso di un telegiornale per lanciare un messaggio a tutto il popolo: non credete alla propaganda del Cremlino. Precedentemente, sui propri canali social, la producer aveva spiegato il motivo del suo gesto, dicendo di vergognarsi per aver contribuito alla propaganda di Putin. Un messaggio molto forte che ha portato alla sospensione del tg e all’arresto della giornalista, che ora risulta scomparsa. I suoi avvocati, infatti, non riescono a mettersi in contatto con lei.
La mattina dopo il fermo, la giornalista risulta di fatto scomparsa, come denunciato dagli avvocati di Ovd Info, Ong che si occupa della violazioni dei diritti umani e dei perseguitati politici. I legali non riescono infatti a mettersi in contatto con lei: non si conosce dunque il luogo in cui sia stata portata la producer di Channel One, canale della tv di stato russa, con il quale collaborava fino a ieri.
Chi è Marina Ovsyannikova, coraggiosa giornalista russa
Marina Ovsyannikova è nata da papà ucraino e mamma russa, come ha avuto modo di raccontare lei stessa. Due culture diverse ma vicine, che ora però si trovano a combattere una guerra non voluta da nessuno, se non da un uomo: Vladimir Putin. Da qualche anno, Marina lavora per la tv di Stato russa: una carriera della quale ora la professionista si vergogna, come ha fatto sapere lei stessa. La denuncia della giornalista non è arrivata solo in tv, ma anche attraverso i social. Prima di entrare in onda con un cartellone, infatti, aveva mandato un messaggio molto forte attraverso Instagram.
“Quello che sta succedendo in Ucraina è un crimine. La Russia è l’aggressore, e le responsabilità sono da imputare ad una sola persona: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa. Loro non sono mai stati nemici. La Russia deve necessariamente terminare questa guerra fratricida e riconciliarsi con le nazioni amiche. Sfortunatamente, ho lavorato per Channel One e per la propaganda del Cremlino e mi vergogno di questo. Mi vergogno di aver mentito in tv, mi vergogno di aver consentito il lavaggio del cervello ai russi”. Dopo il suo messaggio, Marina Ovsyannikova è scomparsa.