Scopriamo il bollettino vaccini covid di oggi, giovedì 17 marzo 2022. Il nuovo aggiornamento è stato reso pubblico come ogni mattina subito dopo le ore 6:00 di stamane, i nuovi dati certificati dal ministero della salute e dall’Iss, l’istituto superiore di sanità. Come vi scriviamo ormai da giorni, i numeri riguardanti la campagna di vaccinazione sono diminuiti di molto nell’ultimo mese, e si sta viaggiando ad una media di circa 50/100 mila inoculazioni al giorno. Il numero totale di dosi è salito a quota 135.2 milioni, un piccolo incremento rispetto al bollettino di ieri, mentre il dato riguardante le terze dosi segna oggi quota 38.3 milioni.
Gli italiani che hanno ricevuto almeno una dose sono invece 49.3 milioni, pari al 91.3 per cento della platea di vaccinabili, mentre i nostri connazionali che hanno completato il ciclo vaccinale con le classiche prime due dosi, quindi Pfizer/BioNTech, Moderna, e AstraZeneca, o il monodose di Johnson & Johnson, hanno oggi toccato quota 48.4 milioni, pari all’89.6 per cento del totale.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 17 MARZO: COSTA SULLE DOSI BOOSTER
Vaccinazioni che continuano quindi a rilento, ma secondo il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, è fondamentale andare ad “intercettare” quei sette milioni di italiani immunizzati, che hanno quindi ricevuto le prime due dosi, ma che si sono fermati, non ricevendo ancora il booster. Se da una parte alcuni di loro devono ancora far passare i tempi, altri non sembrerebbero essere intenzionati a farsi vaccinare ulteriormente.
“Serve dire con chiarezza – le parole di Costa intervistato ieri dai microfoni del programma radiofonico Radio anch’io” su Radio Uno – che dobbiamo completare un’azione fondamentale: oggi abbiamo ancora circa 7 milioni di italiani che devono ricevere la dose booster del vaccino anti Covid. Dobbiamo assolutamente raggiungere questo obiettivo perché quando tutti saremo vaccinati con la terza dose anche una recrudescenza del virus farà meno paura”. Costa ha parlato anche dell’addio alle mascherine al chiuso “inizierà un percorso graduale. Ovviamente dobbiamo valutare l’andamento dei contagi da Covid 19, valutare se produrrà una pressione sugli ospedali”.