La grave malattia di Guillermo Mariotto: “sono nato con la milza più grande e potevo andare in leucemia”
Guillermo Mariotto e la malattia della milza. Lo stilista e giudice di Ballando con le Stelle è nato con una malattia che avrebbe potuto complicargli la vita. In occasione di una intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, Mariotto ha raccontato: “sono nato con la milza più grande e potevo andare in leucemia da un momento all’altro. Potevo essere salvo, come no. Fu mia nonna a raccomandarmi di salvarmi. Così sono diventato religioso”. Un racconto doloroso quello del giudice di Ballando con le Stelle che, con la voce rotta dall’emozione, ha confessato le difficoltà incontrate quando era un ragazzino: “capivo che c’era qualcosa che non andava. Ad un certo punto mia madre mi consegnò a mia nonna perché poteva accudirmi meglio essendo infermiera. Mi commuovo perché ricordo quando mi dette in braccio a mia nonna. A me non mi tornava questa cosa..”.
Il giudice di Ballando con le Stelle ha parlato in diverse occasione di questa malattia per cui ha rischiato anche la vita. “Alla nascita avevo la milza più grande del resto degli organi e questo mi ha portato a rischiare la vita” ha dichiarato al settimanale DiPiù.
Chi è Guillermo Mariotto? La vita privata
La vita di Guillermo Mariotto è stata fortemente messa a rischio da una malattia alla milza. Un racconto sofferto quello fatto dallo storico giudice di Ballando con le Stelle che ha rivelato: “la milza produce globuli bianchi e, se la mia grande milza ne avesse immessi troppi nel sangue, mi sarebbe potuta venire la leucemia. Sarebbe stato letale. Restai ricoverato un mese, mi facevano un’iniezione di penicillina al giorno. Era dolorosissima”.
Mariotto è rimasto all’oscuro di tutto visto che i suoi genitori hanno preferito non dirgli nulla fino agli 11 anni. Il giudice è consapevole che ha rischiato la vita: “non si può dire a un bambino che rischia di morire. Mi dicevano solo che dovevo stare bene e non potevo permettermi il lusso di ammalarmi. Dopo gli 11 anni quando ero fuori pericolo e la milza si era armonizzata agli altri organi, a quel punto stavo bene e me lo dissero”. A stargli accanto, sempre, la nonna Eleonora che ricorda ancora oggi: “grazie ai suoi ‘beveroni vitaminici’ saltavo come un grillo. Un succo con arance, carote e barbabietole. Lo bevo ancora tutti i giorni”.