L’ATTO DI CONSACRAZIONE DI RUSSIA E UCRAINA AL CUORE DI MARIA
“Abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali“. Una dura e cruda ammissione quella di Papa Francesco nell’atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di Russia e Ucraina. “Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo“, ha proseguito nella confessione. Gli uomini ignorando Dio e convivendo con le proprie falsità non hanno fatto altro che alimentare l’aggressività. “Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!“.
Ma la Vergine Maria ci ricorda che Dio è sempre al nostro fianco e non smette di guardarci con amore, pronto a perdonarci. “In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci“, la supplica di Papa Francesco. La Regina della Pace si fa tramite della nostra preghiera: “Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno“. La supplica alla Madonna affinché non ci faccia naufragare nella tempesta della guerra, ma riporti la concordia di Dio nel mondo ed estingua l’odio, placando la vendetta e insegnandoci il perdono. “Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare. (..) Regina della pace, ottieni al mondo la pace“. L’odio ha inaridito il nostro giardino. “Mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese“. La preghiera di Papa Francesco si conclude con una speranza: “Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che sei di speranza fontana vivace. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace“. (agg. di Silvana Palazzo)
“DOBBIAMO PARTIRE DA DIO”
Nell’atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di Russia e Ucraina, che sta celebrando nella basilica di San Pietro, Papa Francesco si rivolge idealmente a ognuno di noi. “Sorella, fratello, se i tuoi peccati ti spaventano, se il tuo passato ti inquieta, se le tue ferite non si rimarginano, se le continue cadute ti demoralizzano e ti sembra di aver smarrito la speranza, non temere“. Perché ogni volta che ci si apre a Dio, “la paura non può più tenerci in ostaggio“. Dio conosce le nostre debolezze e chiede di non tenerle dentro di sé, ma di portarle a lui, affidarle a lui. “Motivi di desolazione diventeranno opportunità di risurrezione“.
La Vergine Maria è sempre al nostro fianco. Lei si è stretta a Dio come dobbiamo fare noi ora. “Perché spesso facciamo l’opposto, partiamo dalle nostre certezze e, solo quando le perdiamo, andiamo da Dio. La Madonna, invece, ci insegna a partire da Dio, nella fiducia che così tutto il resto ci sarà dato. Ci invita ad andare alla sorgente, al Signore, che è il rimedio radicale contro la paura e il male di vivere“. Nel corso dell’omelia non è mancata una citazione di Sant’Agostino, che ha rivolto a Dio: “Allontanarsi da te è cadere, tornare a te è risorgere, restare in te è esistere“. (agg. di Silvana Palazzo)
“GUERRA EFFERATA, CRUDELE E INSENSATA”
“In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case dei tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi“, afferma Papa Francesco dalla Basilica di San Pietro durante l’omelia per la Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. “L’efferata guerra che si è abbattuta su tanti fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento. Avvertiamo dentro un senso di impotenza e inadeguatezza. Abbiamo bisogno di sentirci dire: ‘Non temere’. Ma non bastano le rassicurazioni umane, occorre la presenza di Dio, la certezza del perdono divino. Ritorniamo a Dio, al suo perdono“.
Dunque, in unione con vescovi e fedeli di tutto il mondo, il Santo Padre ha portato solennemente “al Cuore Immacolato di Maria tutto ciò che stiamo vivendo, rinnovare a Lei la consacrazione della Chiesa e dell’umanità intera, consacrare a Lei in modo particolare il popolo ucraino e russo“. Papa Francesco ha poi aggiunto: “Non si tratta di una formula magica, ma di un atto spirituale. Il gesto di pieno affidamento dei figli che nella tribolazione di questa guerra crudele e insensata che minaccia il mondo ricorrono alla madre“. (agg. di Silvana Palazzo)
L’IMPORTANZA DELLA RICONCILIAZIONE
La Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato della Vergine Maria non è un atto magico, la cui celebrazione è in corso a Roma, non è un atto magico. A spiegare il senso della preghiera è monsignor Kulbokas, da Kiev: “Ci vuole la nostra partecipazione, non si può chiedere la pace se i nostri cuori rimangono duri. È significativo che il Papa fa precedere l’Atto di Consacrazione con un atto penitenziale. C’è infatti la parte divina e la parte umana, quella della nostra volontà, della nostra libertà“, ha spiegato, come riportato da Vatica News.
Per chiedere la pace per i popoli bisogna riconciliare i cuori a livello personale. “La riconciliazione non è un nostro passo verso Dio, ma è il suo abbraccio che ci avvolge“, evidenzia Papa Francesco in questi minuti. “Non trascuriamo la riconciliazione, ma riscopriamola come sacramento della gioia“, tramite cui si riscopre il calore del Padre. (agg. di Silvana Palazzo)
LA SUPPLICA DI PAPA FRANCESCO PER LA PACE
Arriverà in ogni angolo del mondo la supplica alla Madonna per la pace in Ucraina e la consacrazione dell’umanità, in particolare di Russia e Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria. L’umanità, “sfinita e stravolta” dalla guerra, ha bisogno di affidarsi alla Vergine e consacrarsi tramite lei a Cristo. Al termine dell’atto di consacrazione risuoneranno le campane della Basilica di San Pietro ad accompagnare l’invocazione alla Madre di Dio, in quanto tramite lei “si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate“.
Un appello quello di Papa Francesco affinché riporti l’armoni tra gli uomini e tra questi e Dio. “Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che sei di speranza fontana vivace. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace“, recita la preghiera del Santo Padre. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA VIDEO STREAMING CONSACRAZIONE DI RUSSIA E UCRAINA AL CUORE DI MARIA
Oggi 25 marzo 2022, Festa dell’Annunciazione di Maria, la Chiesa con Papa Francesco promuoverà la Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria: la decisione è stata presa nei giorni scorsi dal Santo Padre vedendo l’evolversi drammatico della guerra in atto tra Kiev e Mosca, prodromo di una possibile e catastrofica “terza guerra mondiale”.
La richiesta era giunta lo scorso 2 marzo in una lunga lettera ricevuta da Papa Francesco dai vescovi cattolici di rito latino dell’Ucraina: «In queste ore di incommensurabile dolore e di terribile calvario per il nostro popolo – scrivevano –, noi, vescovi della Conferenza episcopale dell’Ucraina, siamo portavoce della preghiera incessante e accorata, sostenuta dai nostri sacerdoti e dalle persone consacrate, che ci viene da tutto il popolo cristiano per la consacrazione della nostra Patria e della Russia». I prelati chiedevano infine «umilmente a vostra santità di compiere pubblicamente l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’Ucraina e della Russia, come richiesto dalla Beata Vergine a Fatima». Questo il primo annuncio giunto dalla Sala Stampa della Santa Sede: «Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle ore 17:00 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il Cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, come inviato del Santo Padre». Sarà possibile seguire l’atto di consacrazione con la consueta diretta in video streaming dal canale YouTube di “Vatican News”, oltre che sulle principali reti all-news in tv e sulle piattaforme web.
PAPA: “CONSACRO UCRAINA E RUSSIA AL CUORE DI MARIA PER LA PACE”
«Invito ogni comunità e ogni fedele a unirsi a me venerdì 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, nel compiere un solenne Atto di consacrazione dell’umanità, specialmente della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria, affinché Lei, la Regina della pace, ottenga al mondo la pace», questo è invece stato l’annuncio dato da Papa Francesco durante l’ultimo Angelus da Piazza San Pietro. Parlando di una «guerra ripugnante» e invocando la condanna totale sullo scontro e le bombe piovute contro i civili – «atto disumano e sacrilego» – il Pontefice denuncia la violenta aggressione dell’Ucraina: «un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo! Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante».
Francesco pronuncerà la preghiera nel pomeriggio di oggi venerdì 25 marzo in Basilica di San Pietro, invitando però tutti i vescovi del mondo e rispettivi presbiteri «a unirsi a lui nella preghiera per la pace e nella consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria», spiega ancora il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni.
LA “SCIA” DI FATIMA E PERCHÈ OGGI L’URGENZA DELLA CONSACRAZIONE DI RUSSIA E UCRAINA AL CUORE DI MARIA
In attesa della diretta video con la consacrazione di Russia e Ucraina, è interessante rilevare che la prima volta si è udito un invito del genere era addirittura il 13 luglio 1917: luogo Fatima, la Madonna appare ai tre pastorelli portoghesi e li avvisa delle tragedie che avrebbero poi colpito il Novecento con i famosi “tre segreti”. Già quel giorno però la Madre di Dio aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo Cuore immacolato, affermando che, «qualora non fosse stata accolta questa richiesta, la Russia avrebbe diffuso i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni – aveva aggiunto la Madonna – saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte».
In termini ecclesiastici, l’atto di consacrazione intende il rituale nel quale si pone un oggetto, una persona, una comunità al servizio di Dio: nello specifico, parlare di atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina prende spunto proprio dalle apparizioni della Madonna a Fatima nel 1917. Come ha spiegato l’Arcivescovo Mieczysław Mokrzycki di Lviv (Leopoli) in una intervista ad Aci Group, «Siamo molto felici del fatto che il Santo Padre abbia risposto positivamente alla richiesta dei Vescovi della Chiesa cattolica latina, di tutti i suoi sacerdoti e di tutto il suo popolo»: non solo, ravvisa il prelato già segretario di San Giovanni Paolo II, il momento è solenne e grave per ripetere l’atto. «Chiamiamo tutti i cristiani in Ucraina a partecipare a questa novena e saremmo molto grati se l’intera Chiesa nel mondo si unisse a noi in preghiera per questa intenzione», conclude il vescovo di Leopoli, «la Madonna di Fatima nel 1917 disse che alla consacrazione sarebbe seguito un tempo di pace. Quel tempo di pace è finito ora, quindi dobbiamo ripetere l’atto di consacrazione di Russia e Ucraina».