A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo 2022, sono intervenuti i fratelli Biviano, quattro fratelli affetti da distrofia muscolare e residenti a Lipari. La loro storia, contrassegnata inevitabilmente dalla malattia, è aggravata dagli elevati costi che devono essere sostenuti per fare fronte alle loro necessità, tanto che hanno recentemente ricevuto due bollette dell’energia elettrica da circa 1300 euro complessivi e da pagare entro aprile. Una cifra chiaramente al di fuori della loro portata e già calmierata per mezzo dell’applicazione di bonus sociali.
Sandro, uno dei fratelli Biviano, ha spiegato: “Ci sono anche pensionati e operai precari che vivono il nostro stesso dramma in modo diverso. Per noi c’è anche la difficoltà aggiuntiva di mantenere dei macchinari salvavita accesi. Noi abbiamo macchinari vitali e non solo. Visto che non abbiamo una mobilità o comunque l’abbiamo ridotta, questo fa sì che molto spesso dobbiamo rimanere con i climatizzatori accesi d’estate e d’inverno, in quanto c’è un’aria molto pesante”.
FRATELLI BIVIANO: “LE PROMESSE DELLE ISTITUZIONI NON SONO STATE MANTENUTE”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, i fratelli Biviano hanno sottolineato che “le istituzioni ci hanno fatto tante promesse, che poi non sono state mantenute. Tutto viene caricato sulle spalle dell’Asp, ma, se non interviene il Governo, la situazione non può sbloccarsi. Oggi alle Eolie si può solo morire: addirittura partorire è impossibile e bisogna recarsi sulla terraferma. Abbiamo fatto non uno, ma dieci passi indietro”.
I servizi sociali e il Comune cosa hanno detto di fronte alle esigenze dei fratelli Biviano? “Non rispondono mai, sono assenti – ha asserito Sandro –. Se fossero presenti, non ci troveremmo in questa situazione. Dal giugno 2021 è stata sospesa anche l’assistenza a tutti i malati gravissimi, noi compresi. Hanno tolto persino il pullmino, unica cosa che ci serviva per essere collegati al resto della società. Hanno calpestato i nostri diritti, ci stanno umiliando. Non abbiamo più una dignità, dobbiamo elemosinare qualsiasi cosa. È una forma di eutanasia istituzionale silenziosa. Le persone devono essere aiutate e sostenute, non abbandonate”.