Pierfrancesco Favino e Riccardo Milani sono intervenuti in radiovisione su Rtl 102.5 nel corso del programma “W l’Italia”, condotta da Angelo Baiguini e Federica Gentile, per parlare del film “Corro da te”, che sta riscuotendo ampi e unanimi consensi nei cinema di tutta Italia. Com’è noto, si tratta di una commedia romantica avente come protagonisti lo stesso Favino e Miriam Leone e imperniata sulla storia di un uomo che, per conquistare una ragazza disabile, si finge disabile a sua volta.
“Questo film ha un grande pregio, cioè non ha luoghi comuni – ha esordito l’attore –. Miriam Leone, nel film, non ha la sindrome da crocerossina, non è per questo che lei si innamora del mio personaggio. È la prima a non aspettarsi nulla da me, lei è solida e non ha bisogno di quest’uomo per essere davvero completa”. Il cast di “Corro da te“, inoltre, è formato da persone con cui il regista Riccardo Milani non aveva mai lavorato: Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Vanessa Scalera, Pietro Sermonti, Andrea Pennacchi, Giulio Base, Carlo De Ruggeri, Pilar Fogliati, senza dimenticare le partecipazioni straordinarie di Michele Placido e di Piera Degli Esposti.
PIERFRANCESCO FAVINO E RICCARDO MILANI: “GRANDE ATTRAZIONE CON MIRIAM LEONE”
Nel prosieguo dell’intervento congiunto su Rtl 102.5, Pierfrancesco Favino e Riccardo Milani hanno illustrato come ha avuto origine la loro collaborazione: “Ci siamo incontrati tre anni fa ed è nata l’idea di lavorare insieme su un personaggio del genere – ha spiegato il regista –. Il film parla della storia di un uomo che si finge disabile per conquistare una disabile, un seduttore seriale. Fa questa cosa per scommessa con gli amici, una cosa orribile. Però l’essere un personaggio così negativo ha attratto Pierfrancesco. Lui durante la scrittura ha insistito perché questo personaggio fosse il peggiore possibile per cinismo e cattiveria”.
Milani ha quindi aggiunto che Pierfrancesco Favino “è stato il primo e unico attore che ho incontrato per questo film, poi successivamente ho conosciuto Miriam. Dovevo raccontare due personaggi molto distanti tra loro. Secondo me loro due sono persone molto distanti tra loro e anche due attori distanti per formazione. Questo ha fatto sì che scattasse una scintilla di chimica importante, perché sul set loro hanno una grande attrazione”. Nel film, il tema della disabilità è stato affrontato anche con la collaborazione di tante associazioni: “C’è stato un percorso sia in fase di scrittura sia in fase di riprese. La partecipazione delle associazioni è stata diretta, persone che hanno assistito tecnicamente e psicologicamente sia Miriam che Pierfrancesco”.