CAOS NEGOZIATI: AVVELENATO ABRAMOVICH CON DELEGATI UCRAINA?
La notizia data dal “Wall Street Journal” e da “Bellingat” rischia di cambiare le sorti dei negoziati di pace tra Ucraina e Russia per evitare lo scoppio deflagrante della terza guerra mondiale: l’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese.
Secondo le stesse fonti del WSJ vi sarebbe la mano del Cremlino dietro il potenziale attentato, atto a cercare di sabotare le trattative in corso tra le opposte delegazioni: occhi rossi, desquamazione della pelle sul viso e sulle mani, sono questi alcuni dei sintomi lamentati dall’ex presidente del Chelsea e di alcuni negoziatori ucraini. Finora però, ill Presidente ucraino Volodymyr Zelensky – che ha già incontrato negli scorsi giorni Abramovich – non ha riscontrato alcun problema: secondo gli esperti occidentali citati dal quotidiano Usa, «esaminando l’incidente ritengono che sia difficile determinare se i sintomi siano stati causati da un agenti chimico o biologico, o se si sia trattato di un attacco con radiazioni elettromagnetiche». Sul fronte di battaglia, la novità principale del pomeriggio arriva da Irpin appena liberata dalle forze russe: «La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina», annuncia il sindaco della città alle porte di Kiev, Alexander Markushin. In merito alle parole di Biden di due giorni fa, il segretario generale Onu Antonio Guterres si schiera contro la Casa Bianca: «Penso che abbiamo bisogno di una riduzione dell’escalation, serve una de-escalation militare e della retorica».
UCRAINA: “ITALIA TRA GARANTI SICUREZZA PER FINE GUERRA”
Secondo l’ambasciata dell’Ucraina a Roma, il Presidente Zelensky vorrebbe inserire l’Italia tra i Paesi garanti della sicurezza per far terminare la guerra in corso da oltre un mese: lo ha detto l’ambasciatore Yaroslav Melnyk spiegando come «Il nostro presidente ha lanciato l’iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco».
Ai negoziati imminenti ormai in Turchia (il via alle trattative da domani mattina), prosegue lo scontro tanto diplomatico quanto militare: in primo luogo, il Cremlino torna ancora sulla gaffe del Presidente Biden e definisce «allarmanti» i commenti del Presidente americano contro Putin. A stretto giro, anche il Ministro degli Esteri Lavrov condanna quelle parole, e aggiunge: «Un incontro tra il presidente Russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky per un mero scambio di posizioni sarebbe controproducente adesso». Da Kiev a Kharkiv, la città dell’est ucraino nelle sole ultime 24 ore è stata colpita più di 200 volte dai raid russi: lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov, sottolineando al Kyiv Independent come i colpi sono stati lanciati da artiglieria e mortai, con lanciarazzi multipli e Tornado con munizioni a grappolo vietate. Una “terza guerra mondiale” però anche sul fronte economia, come rileva lo scontro a distanza tra Europa e Mosca per l’annuncio di Putin sul pagamento in rubli per il gas russo: «è inaccettabile tale pagamento», esprime con nettezza la nota del G7 a presidenza Germania.
SVOLTA UCRAINA NEUTRALE PER BLOCCARE LA TERZA GUERRA MONDIALE?
Una possibile svolta all’orizzonte si intravvede nella atroce guerra in corso da 32 giorni tra Russia e Ucraina: il clima da terza guerra mondiale resta tale, specie con le fortissime difficoltà della diplomazia internazionale a trovare un margine di compromesso tra le parti, ma qualcosa forse potrebbe cambiare già dal prossimo round di negoziati tra Kiev e Mosca previsto da oggi fino a mercoledì 30 marzo a Istanbul (Turchia).
«L’Ucraina è pronta ad accettare uno status di neutralità come parte di un accordo di pace con la Russia»: lo ha detto nientemeno che Volodymyr Zelensky, Presidente ucraino intervistato da giornalisti indipendenti russi poi riportata dalla Cnn. «Garanzie di sicurezza e lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo. Questo è il punto più importante. Era il primo punto di principio per la Federazione Russa, per quanto ricordo. E per quanto ricordo hanno iniziato la guerra per questo», ribadisce il n.1 di Kiev aprendo nei fatti un canale negoziale importante con il Cremlino. L’intenzione pare quella di “stanare” Putin nelle sue richieste iniziali: ok su Donbass, ok su neutralità, ok a non entrare nella Nato. Come a dire alla Russia, ora quali reali motivi ci sono per continuare questa guerra?
TERZA GUERRA MONDIALE, RUSSIA VS UCRAINA: DISASTRO A MARIUPOL
Segnale negativo invece quanto avviene sul campo di battaglia con il Governo di Kiev che ha dichiarato stamane l’impossibilità di fissare nuovi corridoi umanitari in giornata – nonostante i negoziati attesi – per motivi di sicurezza: «Avvertimento: la nostra intelligence ha riportato possibili provocazioni da parte degli occupanti sulle rotte dei corridoi umanitari. Pertanto per motivi di pubblica sicurezza, oggi non apriamo corridoi umanitari», sottolinea la vicepremier Iryna Vereshcuk su Telegram.
La situazione da terza guerra mondiale è particolarmente drammatica a Mariupol, sul Mar d’Azov, completamente accerchiata dalle forze russe e filo-russe del Donbass in quello che l’intelligence Uk definisce come una sorta di “blocco navale russo” sul Mar Nero e sul Mar d’Azov che ha portato il pieno isolamento marittimo e commerciale dell’Ucraina. La Croce Rossa internazionale ha denunciato l’impossibilità al momento di far entrare aiuti umanitari in Mariupol perché assediata dalle forze russe e con la costante resistenza ucraina che impediscono un passaggio sicuro. «Le parti devono essere i garanti e avere un accordo per permettere un passaggio sicuro. Devono pubblicizzare il percorso e lasciare molto tempo alle persone per uscire», ha detto alla Bbc il portavoce del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr). Nel frattempo, la situazione generale della guerra sul “campo” vede la riorganizzazione dell’esercito russo a Kiev e Chernobyl: secondo l’ultimo report dell’esercito ucraino, le milizie del Cremlino si sono ritirate dalla periferia di Kiev dopo aver subito diverse perdite significative nelle ultime operazioni, idem attorno alla centrale nucleare nella cittadina Slavutych, abitata in gran parte dai lavoratori di Chernobyl. Il ministero della Difesa russo ha rilasciato nelle ultime ore un video in cui si vedono blindati delle forze aviatrasportate in movimento nella regione di Kiev. Il sospetto è che l’esercito russo possa prendersi una “pausa” dall’assedio della Capitale per riorganizzarsi; in alternativa, e sarebbe una buona notizia, l’evoluzione dei negoziati potrebbe portare all’abbandono definitivo dell’offensiva su Kiev per “accontentarsi” dei territori del Donbass.
The cruise missile was shot down in Kyiv this night. Photo – @SESU_UA pic.twitter.com/HJ1Y9qjC2d
— UkraineWorld (@ukraine_world) March 28, 2022