Roberto Mancini non lascerà la guida dell’Italia, nonostante la bruciante mancata qualificazione ai mondiali in Qatar, a seguito della sconfitta contro la Macedonia. Al di là della flebilissima possibilità di un ripescaggio, l’Italia non andrà al campionato del mondo per la seconda volta di fila, e alla luce della vittoria agli Europei della scorsa estate, ciò pesa ancora di più. In ogni caso, come accennato sopra, la Federcalcio non è intenzionata a stravolgere l’organico azzurro, forse proprio per via del bel successo alla manifestazione continentale, di conseguenza Roberto Mancini rimarrà al suo posto.
A farlo capire è stato lo stesso tecnico jesino, parlando alla viglia della sfida “inutile” contro la Turchia: “In questi giorni ho parlato con il presidente Gravina e siamo allineati. Facciamo questa partita che va rispettata e poi ci rivedremo in settimana senza alcun tipo di problema. Bisogna ripartire per forza, la delusione è grande, ma non dimentichiamo che questa squadra ha vinto l’Europeo sei mesi fa. Ripartiamo da qui”. Mancini non nasconde la sua soddisfazione: “Mi fa piacere, non è facile prendere decisioni a caldo dopo una delusione così. Questi ragazzi hanno fatto un percorso straordinario e si meritavano il Mondiale. Dobbiamo capire gli errori e ragionarci”.
MANCINI: “MONDIALI? INUTILE TROVARE SPIEGAZIONI…”
In vista della gara contro la Turchia, non ci saranno vari giocatori, fra cui Jorginho, Immobile e Insigne: “Io li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo… Non avrebbero giocato, alcuni non erano al meglio fisicamente. Alcuni di loro li ho obbligati ad andare: il Chelsea ci ha mandato Jorginho tre giorni prima, non gli ha fatto giocare l’FA Cup. Anche Florenzi e Politano, non al meglio, li ho rispediti a casa perché non avrebbero giocato”.
E tornando alla sconfitta nei playoff, Mancini non cerca giustificazioni: “È inutile stare a trovare spiegazioni… Il nostro gruppo dovevamo vincerlo almeno con due punti di vantaggio sulla Svizzera. A Basilea la partita doveva finire 3-0, in Bulgaria doveva finire in goleada. La squadra ha sempre giocato: può essere stata più imprecisa ma questo è il calcio, le cose ci sono andate storte. La gara di Basilea la ricordate tutti: dovevamo vincere 2-0 stando stretti… Però è così, inutile stare a pensare o a cercare scuse. È accaduto ciò che è accaduto, dobbiamo accettarlo”.