Massimo Galli è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Rai Tre, Agorà, classica striscia mattutina condotta da Luisella Costamagna, e nell’occasione ha lanciato l’allarme sulla risalita dei contagi delle ultime due settimane: «È un dato di fatto che Omicron 2 – racconta il docente ordinario fuori ruolo di malattie infettive all’Università statale di Milano – si sta mostrando rapidamente in grado di sostituire Omicron 1, con una velocità che delta e alfa non avevano. Per questo si sta velocemente, non gradualmente, sostituendo alla 1 e sostiene in tutta Europa un nuovo incremento di casi di Covid-19. E quando i casi sono tanti, anche se la variante non è particolarmente cattiva, corrispondono a un aumento di ospedalizzazioni, anche in intensiva. C’è un incremento dei casi, a cui corrisponde gradualmente anche uno di ospedalizzazioni e rianimazioni».
Massimo Galli ha puntato il dito contro una certa frettolosità nel dire che la pandemia era finita, secondo lo stesso anche per un riscontro politico: «Questa frettolosità, non solo italiana, nel dire ‘è passato tutto’ corrisponde al fatto che qualcuno in politica ha pensato di avere un profitto nel dare una rassicurazione generalizzata a parte dell’elettorato. Ma credo in questo momento ci sia ancora ragionevolmente da considerare la tutela della salute, oltre all’esigenza di aprire. Tanto più che sappiamo che sulla variante omicron, sia 1 che 2, la capacità del vaccino di contenere l’infezione è limitata».
MASSIMO GALLI: “CASI DI OMICRON MOLTO DI PIU’ DEGLI UFFICIALI”
Quindi l’ex primario di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha concluso, ribadendo la sua tesi secondo cui i contagi reali sarebbero molti di più rispetto a quelli ufficialmente comunicati ogni sera: «a fronte di una malattia blanda ma che impone una serie di complicazioni, tra isolamento e tamponi, il risultato è che abbiamo molti più casi di omicron di quanti ne sono dichiarati ufficialmente. Purtroppo credo sia quasi certo. Alzi la mano se c’è qualcuno dei presenti che non conosce almeno un amico o un parente che ha avuto omicron senza dichiarare la positività».
Massimo Galli ha in seguito parlato anche ai microfoni dell’Adnkronos e in quell’occasione ha storto il naso di fronte all’imminente abolizione del green pass rafforzato: “E’ stato un errore far saltare il Green pass rafforzato. Potevamo e dovevamo riaprire mantenendo il certificato verde. E anche il ritorno al lavoro, per particolari categorie, come gli insegnanti, si poteva fare diversamente, anche valutando, caso per caso, la presenza di risposte anticorpali. Ma certo non cancellando tutto dalla sera alla mattina. Così hanno vinto i no vax e abbiamo ridotto, in maniera significativa, l’incentivazione alla vaccinazione”. Quindi ha proseguioto, ribadendo il concetto: “Ultimamente di vaccinazioni se ne vedono ben poche – lamenta Galli – in particolare tra bambini e adolescenti. Rimango del mio parere: sarebbe stato assai opportuno mantenere il Green pass rafforzato. Purtroppo buona parte dell’Europa ha preso la stessa decisione in un momento in cui non era il caso di prenderla, tanto è vero che è partita un’altra piccola ondata legata ad Omicron 2”.