+++ LA NOTA DI PALAZZO CHIGI SULLA TELEFONATA DRAGHI-UCRAINA+++
Poco dopo le 18.30 Palazzo Chigi ha pubblicato la nota ufficiale sulla telefonata tra Mario Draghi e Vladimir Putin, confermando parte dei contenuti riportati dal Cremlino in precedenza (con qualche, importante “aggiunta”).
«Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha avuto oggi una telefonata con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro del colloquio l’andamento del negoziato tra la Russia e l’Ucraina e i suoi ultimi sviluppi. Il Presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale». Il Presidente Draghi – conclude il comunicato di Palazzo Chigi – ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. Il Presidente Putin ha descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli. I due leader hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto».
COSA SI SONO DETTI PUTIN E DRAGHI NELLA TELEFONATA ODIERNA
Nel pomeriggio di mercoledì 30 marzo il Premier Mario Draghi ha sentito per oltre un’ora il Presidente della Russia Vladimir Putin: la telefonata in videoconferenza tra Palazzo Chigi e Cremlino ha posto le basi sul possibile, flebile, ritorno al dialogo sull’asse Roma-Mosca.
Nel pomeriggio il n.1 russo ha sentito anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, così come ieri Putin aveva sentito – anche in quel caso per un’ora abbondante – il Presidente della Francia Emmanuel Macron. Non a caso le comunicazioni di questi giorni del Cremlino avvengono con quegli Stati – Italia, Francia, Germania – che non sembrano aver gradito le dichiarazioni del Presidente Biden circa i rapporti da tenere nei negoziati con la Russia. In particolare oggi alcune fonti di intelligence Uk riportavano il “piano” Biden-Johnson di preferire il proseguimento della guerra in Ucraina per far destituire Putin, piuttosto che insistere sui colloqui di pace in Turchia.
DRAGHI-PUTIN: SUL TAVOLO GAS, RUBLI, GUERRA E…
Secondo il Cremlino, la telefonata tra Draghi e Putin sarebbe avvenuta su richiesta dell’Italia: «Vladimir Putin ha fornito informazioni sull’andamento dei colloqui di pace e sono stati forniti chiarimenti anche in relazione alla decisione di passare ai rubli nei pagamenti per le forniture di gas naturale a diversi paesi, tra cui l’Italia». Solo due giorni fa Draghi al termine del vertice G7-Nato-Consiglio Ue di Bruxelles aveva sottolineato «La pace la stiamo cercando, io la sto cercando veramente. Gli altri leader europei, come francesi e tedeschi, hanno avuto colloqui con Putin e li avrò anch’io. Il modo migliore per dimostrare di volere la pace è cessare le ostilità e sedersi al tavolo, altrimenti vuol dire che si spera di guadagnare terreno».
La minaccia-ultimatum lanciata negli scorsi giorni da Putin circa i pagamenti in rubli del gas russo ha visto oggi una sorta di “proroga” nelle prossime settimane della deadline, una mossa considerata un tentativo di “trattativa” con l’Occidente per trovare una possibile quadra su un fronte, quello energetico, ancora più teso giorno dopo giorno. Per il momento manca ancora la nota di Palazzo Chigi (mentre quella del Cremlino è già uscita ndr) per poter capire quale sia la versione del colloquio dello stesso Mario Draghi, tanto sul fronte gas quanto sui negoziati di pace che dovranno giocoforza continuare nei prossimi giorni per provare a interrompere la guerra su larga scala tra Kiev e Mosca. Da quanto emerge dall’ANSA, il Presidente del Consiglio ha chiesto un cessate il fuoco immediato, «servono chiari segni di de-escalation da parte della Russia».