Tenere insieme la salvaguardia del reddito degli allevatori e la spinta voluta dall’Ue per la tutela ambientale è possibile? Da questa domanda ha preso le mosse la sessione dedicata all’impatto della nuova Pac sulla transizione verde negli allevamenti europei, ospitata nella cornice del convegno “Nuova Pac, quale per l’agroalimentare europeo?”, promosso da EuNews. “Un passo in questa direzione – ha detto Gisella Naturale, senatrice della Commissione Agricoltura – è rappresentato dagli stanziamenti previsti per sostenere il progetto “Parco agrisolare” del Pnrr, con cui si vogliono supportare le imprese agricole e zootecniche nella messa a sistema dell’utilizzo di risorse energetiche alternative e sostenibili”. Un provvedimento che mostra una triplice valenza: “Potenzia le energie pulite – ha aggiunto Naturale -, rafforza l’indipendenza energetica dell’Italia e alleggerisce i costi delle imprese”.
Con questa misura il Governo italiano intende dunque a declinare la sostenibilità nella dimensione economica. Un punto su cui converge peraltro anche l’azione di Bruxelles: “Crediamo che gli allevatori, così come gli agricoltori, vadano accompagnati nel processo di transizione verde – ha puntualizzato Salvatore De Meo, eurodeputato e componente della Commissione Agri -. Nutriamo però una preoccupazione circa la Pac: quello che avrebbe dovuto essere lo strumento di rilancio e superamento di problematiche interne, lo strumento cioè che avrebbe dovuto fare diventare allevatori e agricoltori i protagonisti della lotta climatica, potrebbe invece trasformarsi in un ulteriore onere per il settore, lasciando a terra molte aziende”.
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