Riforma pensioni 2022: le pensioni non saranno erogate con un pagamento anticipato
Dal primo aprile le pensioni non saranno più erogate in forma anticipata, con la fine dell’emergenza infatti cessa quest’attività che per Poste italiane è stata davvero onerosa in quanto, per i due anni di pandemia, l’azienda ha dovuto versare con un anticipo di 5 o 7 giorni, le mensilità spettanti ai pensionati che se le vedevano accreditare a partire dal 25 o dal 27 del mese.
Riforma Pensioni 2022: ecco come si pagherà dal 1 aprile
Mentre si attende una riforma definitiva delle pensioni, Poste Italiane ci fa sapere che dal 1 aprile 2022 cambierà il sistema dei pagamenti. Addio quindi alla forma anticipata che aveva costretto Poste italiane ad uno sforzo economico di liquidità dovuto al fatto che, mentre l’azienda erogava anticipatamente le pensioni, l’INPS accreditava gli emolumenti a partire dal primo giorno del mese successivo. I pagamenti effettuati da Poste italiane a partire dal primo Aprile saranno organizzati secondo la vecchia maniera. Si seguirà un ordine alfabetico e dunque, i cittadini che hanno il cognome che comincia con:
- A e con B otterranno l’accredito della pensione del 1 aprile 2022;
- dal 2 aprile 2022 otterranno la pensione i cittadini con il cognome dalla C alla D;
- Dalla E alla K il 4 aprile;
- Dalla L alla O dal 5 aprile;
- Dalla P alla R dal 6 aprile;
- Infine dalla S alla Z dal 7 aprile.