L’Europa è alle prese con una crisi energetica aggravata dalla guerra della Russia in Ucraina e per i politici non è facile dire ai propri cittadini che è necessario rivedere le proprie abitudini per ridurre i consumi. Lo ha fatto il ministro tedesco dell’Economia e del clima Robert Habeck, che ha chiesto “un grande sforzo comunitario” per diventare più indipendenti dalle importazioni di energia russa. Ad esempio, ha proposto di abbassare i termostati di uno-due gradi. Ma la danese Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza, è andata oltre, superando se stessa e i suoi colleghi.
Durante un evento Politico Live, infatti, ha dichiarato: “Controllate le vostre docce e quelle dei vostri figli adolescenti. E quando chiudete il rubinetto dite: Prenditi questa Putin!”. Parole che non sono piaciute, perché la questione è seria e di certo non si risolve pensando di fare un dispetto a Vladimir Putin. Ci sono persone e aziende alle prese con gli aumenti delle bollette che stanno rivedendo abitudini e piani non di certo per fare uno sgarbo al presidente russo (posto che sia questo il modo per farlo), ma per sopravvivere.
VESTAGER “SANZIONI? CREATURE VIVENTI…”
Nella conferenza di Politico a Bruxelles, comunque, Margrethe Vestager ha colto l’occasione per evidenziare come questioni come digitalizzazione e transizione verso un’energia più pulita non possono essere ritardate a causa della guerra in Ucraina, ma anzi accelerate, anche per il conflitto. “Invece di dire che non c’è tempo, dobbiamo accelerare. Questo è il momento. Dobbiamo diventare indipendenti dalla Russia”. In questa occasione ha anche sottolineato l’importanza di garantire che il blocco europeo rafforzi questioni come la sicurezza informatica.
Per quanto riguarda le sanzioni, invece, bisogna monitorarle per capire se sono efficaci. “Le sanzioni sono creature viventi, abbiamo bisogno di monitorare molto da vicino per vedere se sono efficaci o se ci sono scappatoie che devono essere chiuse. Ma penso che le sanzioni siano efficaci sul terreno, hanno un effetto molto grande sull’economia russa”, ha aggiunto Margrethe Vestager.