LA GUERRA MONDIALE APPRODA ALL’ONU. CAOS UE-RUSSIA
Zelensky parlerà dei crimini di guerra avvenuti a Bucha e Borodyanca (qui trovati corpi sotto le macerie, anche di bambini, con segni di tortura); Lavrov invece ha già annunciato che presenterà le prove che smentiscono la ricostruzione fatta dall’Ucraina sul massacro di civili a nord di Kiev. È dunque al Consiglio di Sicurezza dell’Onu che si consumerà il nuovo “capitolo” di potenziale terza guerra mondiale tra Occidente e Oriente, tra G7 e Putin: i negoziati di pace proseguono ma sono evidentemente in forte difficoltà per il livello di tensione aumentato a dismisura negli ultimi giorni.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, alla vigilia del consiglio atlantico ha ricordato come le immagini dei civili viste in questi giorni a Bucha «rappresentano una brutalità non vista in Europa in decenni». Rachel Denber, vicedirettrice di Human Rights Watch accusa nell’intervista a “Rai News24” «le esecuzioni sommarie compiute dall’esercito russo fin dall’inizio della guerra. Mosca ha bombardato costantemente i civili nelle città ucraine». Nel frattempo, la guerra prosegue anche sul fronte economico e diplomatico: entro domani saranno approvate nuove sanzioni contro la Russia e le anticipazioni della bozza discussa all’Ecofin in Lussemburgo parlano di embargo totale per carbone, navi, camion, legno, cemento, prodotti chimici, caviale, bevande (vodka inclusa), per un valore complessivo tra i 5 e i 9 miliardi di euro l’anno. Da ultimo, prosegue la lista di diplomatici russi espulsi dalle diverse cancellerie europee: Francia, Germania, Spagna, Danimarca e ora pure l’Italia (qui il focus) allontanano diversi elementi ritenuti «pericolosi per la sicurezza dell’Europa». La replica del Cremlino non si fa attendere e con il portavoce Peskov afferma «Reagiremo in modo adeguato. L’espulsione dei diplomatici dimostra la mancanza di lungimiranza europea».
GUERRA IN UCRAINA, ZELENSKY OGGI ALL’ONU PER DENUNCIARE CRIMINI BUCHA
Oggi alle ore 16 in Italia il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky parlerà al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per denunciare la Russia sui crimini avvenuti a Bucha: il clima da terza guerra mondiale si fa sempre più fitto, con la “prima volta” del leader di Kiev alle Nazioni Unite per denunciare i nemici del Cremlino, il quale a sua volta presenterà prove invece per provare a smentire le accuse ricevute.
«Vorrei sottolineare che siamo interessati a un’indagine più completa e trasparente possibile sui crimini commessi dai militari russi in Ucraina», ha spiegato Zelensky in un messaggio diffuso nella notte da Kiev, «I risultati di questa indagine saranno resi noti e spiegati all’intera comunità internazionale». Le più di 300 vittime civili trovate per le strade e nelle stanze delle torture di Bucha – con le immagini satellitari diffuse dal New York Times che dimostrerebbero la presenza di cadaveri ben prima della fuga dell’esercito russo dal nord della Capitale – non sono però l’unica strage immane che si lascerà dietro questa atroce guerra: «questa è solo una città: una delle tante comunità ucraine che le forze russe sono riuscite a catturare. Ora ci sono informazioni che a Borodyanka e in alcune altre città ucraine liberate il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere anche molto più alto. In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista 80 anni fa», ribadisce il Presidente ucraino.
LA TERZA GUERRA MONDIALE TRA BATTAGLIA, GAS E SANZIONI
«Ora è il 2022. E abbiamo molti più strumenti di quelli che hanno perseguito i nazisti dopo la Seconda Guerra mondiale», ha spiegato infine Zelensky rivolgendosi all’Onu e all’Occidente nel giorno in cui denuncerà i presunti crimini di guerra russi al mondo intero.
Di contro, da Mosca giunge la smentita completa del Ministro degli Esteri Sergei Lavrov circa le accuse di genocidio perpetrato a Bucha: «le immagini sono una messinscena allestita dagli ucraini dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo. I crimini dei nazionalisti ucraini vanno puniti», spiega da New York, quando però esisterebbero già prove satellitari della presenza dei corpi per le strade già verso metà marzo. Sebbene la condanna dell’Occidente è unanime contro la Russia di Putin per quanto emerso finora a Bucha, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan “frena” sulle accuse di genocidio lanciate dall’Ucraina contro l’esercito russo, «Gli Usa non hanno visto finora evidenza che supportino le accuse ucraine di genocidio da parte della Russia». Nel frattempo purtroppo la “terza guerra mondiale” potenziale prosegue sul campo e non solo: «Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini», è la denuncia in arrivo dallo stato maggiore ucraino questa mattina. A questo si aggiunge lo scontro gigantesco sull’energia, con la minaccia di sanzioni Ue contro la Russia a partire da domani 6 aprile con obiettivi mirati anche gas e petrolio. Alla richiesta di Francia e buona parte dell’Unione – Italia è più “guardinga” in quanto maggior dipendente dalle forniture di gas nel proprio Paese – è la Germania ad opporsi ad un embargo sull’energia russa in Europa: «Vogliamo diventare il prima possibile indipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia e la Germania sosterrà ulteriori sanzioni alla Russia, ma al momento non è possibile tagliare le forniture di gas», ha spiegato ieri il ministro delle Finanze tedesco Lindner, arrivando all’Eurogruppo, «Dobbiamo fare più pressione su Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti economici ma per arrivare a un embargo abbiamo bisogno di tempo, al momento dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas».