Nino D’Angelo è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone e andata in onda nel pomeriggio della giornata odierna, martedì 5 aprile 2022. Il cantante e attore ha detto di avere interrotto gli studi dopo la terza media perché il padre lo mandò a lavorare affinché Nino lo aiutasse a mantenere la famiglia. Per ciò che concerne la carriera musicale, l’artista ha sottolineato che “i giovani mi vedono più come un padre, si ritrovano nelle mie canzoni, che parlano di persone che hanno sempre problemi”.
A proposito di suo papà, Nino D’Angelo ha asserito: “Mio padre mi diceva che ci dovevamo abituare al poco, che dovevamo imparare a sopportare e ad accontentarci del poco. Quando si ha tutto, arrivare alla felicità non è facile, quando non si ha niente, invece, basta una piccola cosa. Sono fiero delle mie origini e sono fiero dei miei parenti. Oltre alla famiglia, al mondo non esiste più niente”.
NINO D’ANGELO: “CANTAVO AI MATRIMONI, MIO PAPÀ NON CREDEVA ALLA CARRIERA DA ARTISTA”
Prima di arrivare al successo, Nino D’Angelo iniziò a cantare ai matrimoni, ma secondo il padre per diventare cantante bisognava essere raccomandati: “Sono andato sempre avanti da solo e un giorno, quando siamo andati al ristorante assieme a Torre del Greco, c’erano persone che mi acclamavano. È stata la mia vittoria e la sua sconfitta”.
Con i primi guadagni “ho comprato casa a mamma Emilia”, dopodiché è arrivata la partecipazione a numerosi Festival di Sanremo: “Miles Davis fece un concerto in Italia e nel taxi stavano trasmettendo una mia canzone. Ha chiesto al tassista di alzare il volume ed è andato a comprare i miei dischi. Il giorno dopo mi ha menzionato in conferenza stampa e questo mi ha emozionato”. Per la discriminazione razzista “si soffre. C’era razzismo musicale nei miei confronti, questo fatto mi faceva arrabbiare. Io volevo sentirmi uguale agli altri. Io al massimo cantavo a Secondigliano, non mi concedevano il teatro di Napoli”.