Un bimbo autistico di soli 6 anni è stato preso in giro dalle sue maestre in chat. A denunciare l’accaduto è stata la madre del piccolo, a cui ha dato spazio e voce l’associazione campana denominata “La battaglia di Andrea”, che dal 2020 combatte per difendere i diversamente abili. L’episodio sarebbe avvenuto tra le docenti di una scuola dell’infanzia di Roma e, stando a quanto dichiarato dalla madre del giovanissimo studente, le insegnanti avrebbero addirittura esultato quando a gennaio fu costretto a rimanere a casa, dopo avere contratto il virus SARS-CoV-2.
Come ricostruito dal “Corriere della Sera”, i messaggi offensivi sarebbero iniziati a partire da ottobre 2021 e a informare la mamma del bimbo sarebbe stata un’operatrice educativa per l’autonomia che fino a pochi mesi prima aveva seguito il piccolo e che non sarebbe stata rimossa dalla chat di gruppo al termine del suo incarico: “L’operatrice mi ha fatto leggere di persona questi messaggi e per una madre questo è un calvario. Mi sono recata a scuola per chiedere spiegazioni: in un primo momento ho voluto vedere l’insegnante di sostegno, perché mi ha colpito di più, in quanto aveva scelto lei di lavorare a contatto con una disabilità, ma l’insegnante si è rifiutata di rispondermi”.
BIMBO AUTISTICO DERISO DALLE MAESTRE IN CHAT. LA MADRE: “VOGLIO GIUSTIZIA”
Sempre attraverso le colonne del “Corriere della Sera”, la mamma del bimbo autistico ha reso noto di avere domandato spiegazioni anche al vicepreside della scuola, dicendogli che avrebbe fatto intervenire i carabinieri: “Ci dissero che, essendo messaggi privati di un gruppo, avremmo potuto rischiare noi una denuncia se li avessimo utilizzati per violazione della privacy – ha spiegato la donna –… Ma quale privacy? Io da mamma della vittima non posso e non voglio che mio figlio sia seguito da insegnanti di questo calibro”.
Da quell’istante, il bambino non sta andando a scuola: “Non è giusto che mio figlio debba rinunciare all’istruzione perché ci sono persone incompetenti. Voglio giustizia, Luca potrebbe essere un giorno il figlio di qualcun altro”. La famiglia è assistita dall’avvocato Sergio Pisani, legale dell’associazione ‘La Battaglia di Andrea’, per la quale ha parlato la presidente Asia Maraucci: “Se quanto raccontato dalla mamma dovesse corrispondere a verità sarebbe gravissimo. Siamo certi che la scuola chiarirà la situazione, e soprattutto, siamo certi che gli organi competenti faranno il proprio dovere, soprattutto per il bene del piccolo”.