Sabrina Quaresima, preside del liceo “Montale” di Roma coinvolta nello scandalo della presunta relazione con un suo studente maggiorenne, ha preso la parola ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa. La dirigente scolastica ha spiegato come non vi sia mai stata, a suo dire, alcuna relazione sentimentale con il ragazzo: “Abbiamo avuto interazioni sempre relative a cose scolastiche, assolutamente niente di privato – ha asserito –. Non c’è mai stata nessuna relazione sentimentale. Non mi ritrovo assolutamente nei virgolettati riportati dai giornali. Sì, sono inventati.. La mia esperienza di educatrice al Convitto nazionale, che mi ha portato a organizzare cose per gli studenti, ha fatto sì che la mia porta per loro fosse sempre aperta. Questo magari può essere stato frainteso”.
Per ciò che attiene la fuoriuscita di questa vicenda a livello mediatico, Sabrina Quaresima ha espressamente evidenziato di non sapere cosa sia passato nella mente del giovane e tuttora non riesce a darsi una spiegazione: “Era collaborativo, poi è subentrato un atteggiamento di freddezza improvviso. Mi sono interrogata molto, non so dare una risposta”.
SABRINA QUARESIMA: “LA MIA VITA STRAVOLTA DA UN TERREMOTO”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con Bruno Vespa, Sabrina Quaresima ha riferito che quanto le è accaduto è stato un autentico terremoto che ha stravolto la sua esistenza. Lo studente, rappresentante di istituto, non le ha più risposto al telefono, una volta esploso il caso, mentre gli ispettori dell’ufficio scolastico regionali l’hanno sottoposta a un interrogatorio durato dieci ore: “Mi hanno chiesto della gestione dell’istituto e mi hanno detto che era arrivato un esposto, non so da parte di chi”.
Da quando la notizia ha cominciato a circolare “qualcuno dei docenti non mi saluta più, ma sono una minoranza. Tanti mi sostengono, mi hanno scritto, mi sono venuti a salutare con le lacrime. Adesso ho un rapporto di maggior riserbo con gli studenti. I ragazzi capiranno che quello che è successo a me può succedere a ognuno di loro, ho subìto una gogna mediatica senza precedenti. Ho capito che ero in un ambiente totalmente ostile. Tuto questo è il frutto di una strumentalizzazione”.