Il noto virologo e docente del San Raffaele, Roberto Burioni, è stato ospite come di consueto nella puntata di ieri di Che Tempo Che fa, per fare il punto sulla pandemia di covid. Si comincia parlando dei vaccini, e il professore universitario ha fatto notare come i bambini siano stati vaccinati poco: “tante persone hanno purtroppo deciso di non vaccinare i propri figli” (solo il 34% degli under 12). In merito ai farmaci antivirali, invece, Burioni specifica che “sono sottoutilizzati”, anche se si sta registrando una tendenza in crescita visto che nell’ultima settimana sono state “circa 1.500 le persone trattate con Paxlovid a fronte delle oltre 6mila totalizzate fino ad ora”.
In ogni caso Burioni ha ricordato che “sono efficaci solo nei primi giorni della malattia”, soprattutto per gli over 80 per cui vanno prescritti immediatamente. Più in generale sulla pandemia di covid e sulla variante Omicron, Burioni ha ricordato: “Alfa era del 50% più contagiosa rispetto al virus originale, così la Delta e Omicron 1 più contagiosa di un ulteriore 50%. Omicron 2 sta diventando la dominante ed è più contagiosa del 30% rispetto alla 1.
BURIONI: “FATEVI IL VACCINO SE NON L’AVETE ANCORA FATTO”
“E’ uno dei virus umani più contagiosi nel nostro pianeta – aggiunge Burioni -. Uno dei nostri timori è che possano comparire altri virus in futuro, ma questa altissima contagiosità di Omicron 2 potrebbe proteggerci e il virus potrebbe stabilizzarsi. Anche se l’andamento di un virus è impossibile da prevedere. Quel che certamente sappiamo però, è che Omicron 2 non è più cattiva rispetto a Omicron 1″.
Fortunatamente ci sono i vaccini, che ci proteggono dall’infezione grave quindi dall’ospedalizzazione e dal rischio morte: “Le tre dosi continuano a proteggere contro l’infezione grave e per il 50% contro quella lieve. Due dosi difendono un po’ dalla grave, ma non è un concreto ostacolo alla circolazione e diffusione del virus. E’ un vaccino a tre dosi quello contro il covid”. In conclusione Burioni ha lanciato il suo classico appello: “Fatevi subito la terza dose e soprattutto, se manca ancora, fatevi la prima”.