Un botta e risposta a distanza tra Lega e Pd. Il deputato e tesoriere della Lega Giulio Centemero in un tweet ha definito quest’ultimo come il “partito delle tasse”. Il motivo è da ricondurre al parere dato sulla richiesta di evitare l’aumento della pressione fiscale per i cittadini avanzata dal sottosegretario al Tesoro Federico Freni.
La discussione si è sviluppata sul tema della Delega Fiscale. “Per evitare la stangata, il testo va cambiato”, altrimenti porterà a “un sicuro incremento di tassazione per chi affitta una casa o un negozio o ha dei titoli di Stato”. Così si è espresso Federico Freni, alzando i toni. Su questo tasto batte anche Matteo Salvini che da aggiorni sta richiamando il Governo sul “rischio stangata”. Il PD tuttavia non è della medesima idea ed ha attaccato direttamente il sottosegretario al Tesoro. A puntare il dito nei suoi confronti è stato il capogruppo dem in commissione Finanze, Gian Mario Fragomeli: “L’uso di un’accesa tattica propagandistica per spaventare i cittadini su inesistenti aumenti di tasse non è davvero più tollerabile, soprattutto se proveniente da chi ha incarichi di governo”, queste le sue parole.
Giulio Centemero (Lega): “PD partito delle tasse”. Il messaggio su Twitter
La polemica dall’aula si è presto spostata sui social network. A esporre il tema attraverso il suo account Twitter è stato Giulio Centemero. “Il PD attacca il sottosegretario Federico Freni. La sua colpa? Voler evitare l’aumento della pressione fiscale per i cittadini. Il PD si conferma il partito delle tasse!”.
Il popolo del web, tra le risposte al tweet, si è diviso. Alcuni hanno dato manforte e hanno approvato le ragioni e la denuncia dell’esponente del Carroccio, mentre alcuni altri hanno criticato. “Dice che le misure che avete fatto voi al Governo tipo Quota 100 e RdC non faranno aumentare le tasse. Le decine e decine di miliardi che avete buttato chi pensa che dovrà pagarli, se non i contribuenti?”, scrive un utente. Pronta la risposta di Giulio Centemero: “Flat tax, rottamazione, pace fiscale se li è dimenticati?”. Purtroppo spesso, soprattutto in politica, la memoria è troppo corta…