In Italia i morti da covid sono sovrastimati del 10 per cento rispetto alle altre nazioni dell’Unione Europea. A tale risultato si è giunti grazie ad una indagine realizzata in collaborazione fra l’Iss, l’istituto superiore di sanità, e l’Istat, l’istituto di statistica italiana, pubblicata oggi sulle pagine del sito de Il Riformista. Da sempre si discute delle numerose morti italiane dovute al covid, e la risposta, mai certa, è sempre stata ricercata nell’anzianità della nostra popolazione, quindi più fragile e maggiormente esposta al covid. Ma qualcosa, così come confermato da questa indagine, non sembra tornare. I ricercatori Iss e Istat hanno analizzato le cause dei decessi dalle certificazioni dei medici, fino al 22 febbraio scorso.
Stando a quanto spiega il geriatra dell’Iss, Graziano Onder, intervistato dai microfoni del Corriere della Sera, nove certificati su dieci “attribuiscono al virus la causa direttamente responsabile del decesso”. Ma in una scheda su dieci la “morte è dovuta ad altre cause, tra le quali le più rappresentate sono le malattie del sistema circolatorio e i tumori”. Facendo un breve calcolo, sulle 161mila e passa vittime totali da covid in Italia, circa 16mila sarebbe decessi avvenuti “con” il covid e non “a causa” del covid, una distinzione importante.
MORTI DA COVID SOVRASTIMATI IN ITALIA: “MA SIAMO IL SECONDO PAESE PIU’ VECCHIO AL MONDO…”
Ogni paese dell’Unione Europea ha conteggiato i morti da covid a suo modo, ed è anche per questo che l’Italia primeggia in questo triste record, ma in ogni caso i numeri non sembrano essere così veritieri. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha riconosciuto come unico metodo attendibile per calcolare le morti da covid l’eccesso di mortalità rispetto ai 4-5 anni precedenti al 2020.
“Restituisce una fotografia più attendibile dell’impatto del Covid sulla mortalità perché ogni Paese li ha calcolati come ha creduto, il Regno Unito ad esempio ha escluso dal conteggio delle morti Covid quelle avvenute dopo 28 giorni dal contagio, noi invece ricomprendiamo tutti”, ha commentato Onder. “L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone”, ricorda Onder.