Massimo Lopez, ai microfoni del “Corriere della Sera”, ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha rivelato una verità fin qui mai emersa, legata al secondo infarto che l’ha colpito recentemente e di cui nessuno sapeva nulla. “Ho avuto due infarti – ha dichiarato –: uno ‘di dominio pubblico’, perché avvenuto nel 2017 mentre ero sul palcoscenico, un altro invece qualche mese fa e del quale sto parlando adesso per la prima volta. Peraltro il secondo è stato ancora più drammatico, perché ero in treno e ho viaggiato tre ore con un attacco di cuore in corso, ho rischiato seriamente”.
Come ha affrontato psicologicamente il trauma di un nuovo problema cardiaco, Massimo Lopez? “Dopo ogni momento così delicato ho sempre cercato di ‘ritrovare’ la vita, di vedere da vicino le cose che contano, come se osservassi tutto dall’alto. È stato allora che ho riconosciuto la felicità. Nelle cose che ancora mi era concesso di fare. Ecco, forse per me la felicità è un ritrovamento, un recupero”.
MASSIMO LOPEZ: “IL MIO RICORDO DI ANNA MARCHESINI”
Nel prosieguo della chiacchierata con il “Corriere della Sera”, Massimo Lopez ha descritto anche il suo rapporto con Tullio Solenghi: “Per me è un fratello. Anzi, di più: è il nonno che non ho mai avuto. Tullio non è solo un amico, per me è una protezione. Con lui e Anna Marchesini c’era una familiarità che negli anni è diventata affetto profondo, legame vero”. Da bambino Massimo Lopez intratteneva la famiglia con imitazioni e canti, poi però si è iscritto a Lingue. Prima lezione: la prof comincia a spiegare ma, a un certo punto, lo indica e prende a interrogarlo. “Non resisto, esco e da allora non ho più rimesso piede all’università – ha rivelato –. È stato in quell’istante che ho deciso di fare seriamente l’attore, da sempre innamorato delle ‘quinte’. Poi è arrivato il Trio”.
Non ha mai fatto cinema (fino ad ora: qualcosa starebbe bollendo in pentola, ndr), Massimo Lopez, ma non se ne pente: “Mi sono divertito a lavorare con Teo Teocoli, mi sono divertito a ‘Ballando con le Stelle‘, nei lunghi anni con il Trio e a Sanremo, negli spot pubblicitari e a teatro”. Infine, un ricordo di Anna Marchesini: “Lei era straordinaria, perché sapeva inchiodare ogni forma di stereotipo rovesciandone la forza con autoironia, genialità. Mi manca molto”.