Mutui agevolati under 36: requisiti
Nelle ultime settimane è stato registrato un aumento dell’Eurirs, il parametro che serve per la definizione del tasso fisso, quello che solitamente viene usato più frequentemente nei contratti di mutuo ultra decennali, stipulati dai giovani. Per questo l’aumento di quest’indice non ha esitato ad avere ripercussioni, facendo notevolmente diminuire i mutui agevolati under 36 per i giovani, così come indicato da facile.it. Questa categoria di mutui agevolati, consentivano di erogare finanziamenti garantiti per l’80% dallo stato. I beneficiari dei mutui agevolati under 36 avrebbero dovuto presentare la seguente concomitanza di requisiti:
- nell’anno di stipula del mutuo bisogna avere massimo 35 anni;
- acquisto di prima casa;
- Isee inferiore a 40mila euro;
- finanziamento tra l’80 e il 100% con tasso effettivo di pari o inferiore al tasso effettivo medio, che serve di calcolo per determinare la soglia di usura.
Mutui agevolati under 36: indice Euris ed Euribor
Proprio quest’ultimo parametro sta attualmente creando problemi perché la rilevazione del tasso medio di mercato attualmente in vigore fino al 30 giugno è stata effettuata a marzo senza tener conto del deterioramento del mercato. Solo due banche attualmente concedono mutui finanziabili al 100% con un mutuo di 30 anni garantito da Consap: stiamo parlando di Banco di Sardegna e Intesa Sanpaolo.
Nonostante abbiamo scritto che la BCE ha tenuto ai livelli di inizio anno il tasso Euribor, che viene usato per la determinazione del tasso variabile, sappiamo anche che la BCE non ha escluso un suo aumento, ma ha detto che sarà graduale. Quindi, anche se il tasso praticato dalle banche è ancora considerevolmente più basso (poco sopra l’1%), il tasso soglia dei mutui variabili è invece più alto, al 2,27%.
Cosa significa questo? Ciò implica che un tasso fisso di lunga durata, quello solitamente concesso ai giovani, è un rischio per qualsiasi banca. A partire da luglio infatti, non possiamo aspettarci che il tasso resti invariato come è accaduto a marzo e basterebbe un innalzamento di un punto dell’Euribor, per rendere difficilmente sostenibile la rata.
Mutui agevolati under 36: cosa accadrebbe se aumentasse l’Euribor?
I giovani hanno anche un altro problema, per un finanziamento al 100% concesso, solitamente, solo a chi ha un contratto a tempo indeterminato, la rata massima ottenibile si aggirerebbe sui 1.200 euro al mese se parametrato ad un reddito annuale di 40 mila euro, soglia massima per beneficiare del mutuo agevolato per i giovani. Quando si percepisce un reddito inferiore, a diminuire è anche la rata.
Cosa accadrebbe dunque se salisse di un altro punto percentuale l’Euribor? Cosa cambierebbe per i mutui agevolati under 36? Che il 90% dei giovani non potrebbe più ottenere il finanziamento, anche rispettando il requisito del tasso medio.
Se da una parte aumentano le richieste dei mutui da parte di chi non rientra tra i requisiti anagrafici stabiliti per poter usufruire dei mutui agevolati, dall’altra la richiesta di mutui a marzo è già scesa del 25,8% rispetto allo stesso mese del 2021, secondo gli ultimi dati della centrale rischi Crif. Inoltre le concessioni di surroghe sono rare già da alcuni anni.
Mutui agevolati under 36: gli anticorpi delle banche
A questa situazione le banche stanno reagendo sviluppando anticorpi, vale a dire prospettando analisi del rischio che tengano conto: della costruzione dell’immobile e di altri parametri, stabiliti da associazioni nazionali di professionisti coinvolti nel processo di valutazione, le nuove linee guida recepiscono gli orientamenti in materia di Eba (European Bank Authority) e Banca d’Italia e degli standard continentali di valutazione immobiliare adottati correntemente dai soggetti istituzionali (come i fondi).
Le banche stanno rimodulando la loro offerta, stanno anche rivedendo le loro aspettative di business e stanno anche modificando i criteri di valutazione delle garanzie.
Tra le caratteristiche da tenere in conto per la valutazione immobiliare in fatto di mutui c’è:
- parametri di sicurezza e ambientali dell’edificio,
- la durata del mutuo, che in Italia dura in media 24 anni.