Francesco Coco, ex calciatore, è intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5 News, nel corso della trasmissione “Trends&Celebrities” condotta da Francesco Fredella e Giovanni Antonacci. L’ex Barcellona, che ha alle spalle trascorsi anche come commentatore di e-sports in Qatar (“Ora lo sto facendo per la Lega Serie A”), ha spiegato di avere identificato nella città di Napoli e, più in generale, nella regione Campania “il Brasile dell’Italia. Lì ancora si gioca a pallone in strada con qualsiasi cosa, anche solo una lattina o una bottiglietta vuota”.
Immancabile, da parte di un ex giocatore del suo calibro, una riflessione sulla doppia esclusione consecutiva dell’Italia dai Mondiali di calcio: “Se pensiamo che oggi un bambino che ha 10-12 anni non ha mai visto la Nazionale a un Mondiale, diventa preoccupante – ha spiegato Francesco Coco –. C’è il rischio anche che i giovani si allontanino dal calcio. Bisogna pensare ai settori giovanili e a fare crescere veramente i giovani talenti. Si è abbassata l’età agonistica, è vero, ma oggi, quando vedi un giocatore che ha 21-22 anni, c’è sempre qualcuno che dice ‘è giovane’. Io nella mia epoca ho esordito a 17 anni e, come a me è capitato anche a Totti e Del Piero, a 18-19 anni se si sbagliava una partita ti davano tutti addosso”.
FRANCESCO COCO: “VOGLIO AIUTARE L’UCRAINA”
Nel prosieguo della sua intervista a “Trends&Celebrities”, Francesco Coco ha rivelato che il 25 giugno allo stadio “Arechi” di Salerno si disputerà una gara tra la Nazionale Artisti tv e la Play2Give (compagine composta da personaggi del mondo dello spettacolo e del web, noti al grande pubblico), per supportare la ricostruzione dei reparti pediatrici e di maternità degli ospedali di Mariupol, una delle città dell’Ucraina più flagellate dal conflitto bellico tuttora in corso.
Per quanto riguarda il suo look, Francesco Coco, nonostante da tempo non giochi più, continua a essere attento: “Non sono proprio il classico appassionato, ma mi piace vestirmi bene e avere il mio stile”. E gli ex colleghi calciatori? “Ne sento pochi. Parlo con Christian Abbiati e Patrick Kluivert. Al Barcellona ho giocato con Iniesta, Xavi e Rivaldo: è stato f*go, ma anche quando ho esordito al Milan c’erano i vari Baresi, Maldini, Donadoni, Savicevic…”.