Adriano Panatta, storico portabandiera del tennis italiano, è intervenuto ai microfoni di “Rai News 24” nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 aprile 2022, per commentare la scelta di Wimbledon di escludere i tennisti russi dal circuito e per commentare anche la drammatica guerra che si sta combattendo in Ucraina in questi giorni. Panatta ha esordito dicendo che escludere i tennisti di nazionalità russa da Wimbledon è una decisione “completamente folle. Questo è un torneo individuale, non per le nazionali. Sono persone che fanno quel mestiere e credo sia quasi una forma razzista nei confronti di questi giocatori e giocatrici estrometterli così. Oltretutto, anche loro hanno lanciato segnali di dissenso rispetto alla guerra. Poi è stato detto che una loro eventuale premiazione poteva creare imbarazzo anche per la famiglia reale: onestamente non credo lo creerebbe”.
Poi, una dichiarazione sul conflitto: “Se fosse successo in Italia cosa è successo in Ucraina, anche se sono così vecchio e ho 72 anni, io sarei partito volontario per aiutare il nostro Paese“. Insomma, Panatta avrebbe imbracciato il fucile contro il nemico, contro l’invasore, pur di salvare il destino dello Stivale.
ADRIANO PANATTA: “IL BUON SENSO ORMAI NON C’È PIÙ”
Nel prosieguo del suo intervento su “Rai News 24”, Adriano Panatta si è detto ancora contrario e affranto per quello che sta accadendo in Ucraina, ma “non bisogna limitare la libertà degli individui, anche se hanno passaporto russo. Onestamente, il buon senso ormai non c’è più, ha preso il sopravvento l’ipocrisia, come succede spesso nello sport”.
Il nocciolo della questione, a detta di Panatta, va tuttavia ricercato nella natura del provvedimento, a suo avviso non in grado di smuovere la coscienza del presidente della Russia: “Secondo voi Putin rimarrà scosso perché i tennisti russi non giocheranno Wimbledon? Mi viene proprio da ridere”. Insomma, non basterà penalizzare il tennis russo per stoppare una guerra…