Gaffe di Lilli Gruber a Otto e mezzo durante il dibattito con Tomaso Montanari sui risultati delle elezioni presidenziali in Francia. La conduttrice si è lasciata andare ad una espressione di sconforto e al tempo stesso sconcerto con il suo ospite. Ha tirato in ballo una frase scritta dallo storico dell’arte per chiedere chiarimenti: «A proposito di Marine Le Pen lei ha scritto: bene che abbia perso la peste, ma ha vinto il colera. Quindi Macron è il colera?». Una domanda quella posta da Lilli Gruber che è apparsa con tono di rimprovero per i termini utilizzati.
Allora Tomaso Montanari ha chiarito spiegato che si tratta di un’espressione molto usata in Francia in questi giorni: «Meglio evitare il male peggiore, ma non si creda di aver ottenuto un grande bene». La conduttrice dal canto suo ha ribadito i suoi dubbi con le espressioni del suo volto e chiuso poi la questione con un «mah» da cui traspariva tutta la sua perplessità.
PERCHÉ LILLI GRUBER HA COMMESSO GAFFE
Nonostante l’espressione usata da Tomaso Montanari sia effettivamente forte, è altrettanto vero che si tratta di una in uso nel dibattito politico francese recente. Dunque, lo storico dell’arte ha semplicemente preso in prestito un’espressione già usata e che molto semplicemente vuol dire scegliere tra il meno peggio. «Choisir entre la peste et le choléra» appare in molti articoli, interviste e post social. Lo storico della lingua francese e lessicologo Jean Pruvost ne ha trovato traccia per la prima volta in Le Grand Vocabulaire françois del 1772, ma è registrata anche nella nona edizione del Dizionario dell’Accademia di Francia del 1986: “Fig. Dovendo scegliere tra la peste e il colera, tra due mali di uguale gravità“.
Dunque, non c’è propriamente un’origine storica o letteraria ma, come precisato da France Culture, è un modo di dire che rappresenta una celta tra due cose diverse ma entrambe ugualmente dannose, paragonabile all’espressione «scegliere tra tagliare un braccio o una gamba». C’è pure un precedente politico: l’espressione si trova in un articolo del Nouvel Observateur, usata dal partito comunista per le elezioni presidenziali del 1969, che si svolsero appena un anno dopo gli eventi del maggio ’68, che avevano indebolito il regime gollista. Il titolo dell’articolo era proprio “Tra la peste e il colera“.