Gianni Dall’Aglio è intervenuto in qualità di ospite a “Oggi è un altro giorno”, programma di Rai Uno condotto da Serena Bortone e andato in onda nel pomeriggio di mercoledì 27 aprile 2022. Il batterista, in particolare, si è focalizzato sul duetto con Mina e Lucio Battisti di 50 anni fa (23 aprile 1972), trasmesso su Rai 2 dal palcoscenico del “Teatro 10”: “Tutto nacque da una telefonata che mi disse di andare in stazione a Milano alle 23, viaggiando alla volta di Roma con Lucio Battisti e altri musicisti. Il treno iniziò a partire e alla volta di Piacenza avevamo già deciso tutta la scaletta. Dormimmo nelle cuccette, poi l’indomani Lucio ci disse che ci sarebbe stata Mina: fummo presi tutti dall’agitazione. Ci chiedevamo quando avremmo fatto le prove: erano fissate per il giorno dopo. Noi facemmo una prova ridicola, con Mina che evitò di farci fare l’ultimo pezzo perché doveva truccarsi”.
Dopodiché, “andammo in camerino da Lucio Battisti a fare un riordino di pezzi, tonalità stop e varianti di tempo. Ero emozionato, ma noi con Lucio lavoravamo solo con la memoria, non c’era mai qualcosa di scritto. La cosa bella è stata l’inserimento del pubblico, perché percepivamo il crescere dell’emozione”.
GIANNI DALL’AGLIO: “LUCIO BATTISTI ERA UN CANTANTE CHE DAVA IL MASSIMO IN UN AMBIENTE PICCOLO”
Nel prosieguo di “Oggi è un altro giorno”, Gianni Dall’Aglio ha rivelato che “Lucio Battisti era un cantante che dava il massimo in un ambiente piccolo. Non era uno spaccone, ci giocava su. Era ironico e simpatico. La cosa più folle fatta insieme? Mangiare due piatti di minestrone genovese ed essere crollati sulle poltrone a dormire per 4 ore anziché lavorare”.
Nella carriera di Gianni Dall’Aglio si palesò anche Adriano Celentano, quando il batterista aveva appena 13 anni: “Mi chiese mezz’ora prima di suonare con me se conoscessi i suoi pezzi, tra cui ‘Tutti frutti’. Rimase meravigliato, capì che di musica me ne intendevo. Adriano Celentano è anche lui un timidone che fa vedere di essere uno spaccone. Succede però un meccanismo per il quale lui si trasforma sul palco. La timidezza diventa simpatia ed estrae delle cose che fanno impazzire”.