Non vorremmo essere nei panni di Ionut Radu, che non doveva nemmeno scendere in campo. Ma all’ultimo momento Samir Handanovic è stato fermato da un problema muscolare che gli ha impedito di difendere i pali della sua Inter, e così il suo posto lo ha preso il portiere rumeno, protagonista di un errore che rischia di pesare tantissimo nella corsa scudetto. A una manciata di minuti dal novantesimo, sul punteggio di parità, il numero 97 legge male un retropassaggio e liscia il pallone sulla pressione di Sansone che si invola così verso la porta sguarnita e insacca portando clamorosamente in vantaggio il Bologna. Che a quel punto si chiude a riccio fino al triplice fischio, quando le telecamere vanno subito a inquadrare Radu che scoppia in lacrime. Dumfries prova ad allontanarle mentre Correa e Skriniar corrono a consolarlo, e anche nel tunnel che porta agli spogliatoi arrivano Cordaz e tutti gli altri compagni a venirgli incontro e a rincuorarlo. Perché queste sono cose che possono segnarti una carriera, quando ti si presenta la grande occasione e tutti fanno affidamento su di te, ma sbagli proprio nel momento decisivo. Rendendo inutile il gol di Perisic che a inizio gara aveva portato avanti la Beneamata, poi raggiunta dal 13^ centro in campionato di Arnautovic che aveva un conto in sospeso con chi non ha creduto in lui a 20 anni. Certo, una squadra in lotta per il titolo partite come questa dovrebbe vincerle a occhi chiusi, invece c’è stata un’improvvisa involuzione nel gioco e nell’atteggiamento degli uomini di Simone Inzaghi. Niente è perduto, mancano ancora 4 giornate alla fine del campionato, ma ora non dipende più solo da loro. Adesso il servizio ce l’ha il Milan e non lo cederà tanto facilmente, anche se i rossoneri dovranno affrontare Fiorentina e Atalanta in piena lotta per un posto in Europa, calendario un po’ più agevole per l’Inter che dovrà comunque vedersela con Cagliari e Sampdoria che devono ancora salvarsi.
VIDEO BOLOGNA INTER 2-1, LE DICHIARAZIONI
La versione di Nicola Sansone, l’uomo che ha deciso il match al Dall’Ara regalando i tre punti al Bologna: “Quando ho visto che Radu era incerto su quel pallone non ci ho pensato due volte e sono andato a pressarlo, sono stato fortunato ma bisogna sempre crederci. Penso che a prescindere dalla situazione di classifica ogni squadra dovrebbe scendere in campo e giocarsela, non abbiamo fatto niente di straordinario e soprattutto non dovevamo niente a nessuno, se non dimostrare a noi stessi quanto ci teniamo a fare bene e a chiudere nel migliore dei modi la stagione. Bellissimo segnare sotto la curva e davanti al presidente Saputo, i tifosi ti danno una carica immensa. Da quando il mister è in ospedale abbiamo vinto o pareggiato, ma non vediamo l’ora che torni a casa”. Dalle parole di Simone Inzaghi emerge tutta l’amarezza per un KO inaspettato, maturo in circostanze imprevedibili: “C’è delusione com’è normale che sia, dopo una partita persa in questo modo. L’umore chiaramente non è dei migliori, Radu ha fatto un errore ma chiunque può sbagliare. Dobbiamo reagire, sappiamo che questa è una sconfitta che brucia ma tra pochi giorni torneremo in campo, e poi ci aspetteranno ancora altre 3 partite oltre alla finale di Coppa Italia, purtroppo non siamo più padroni del nostro destino”.
VIDEO BOLOGNA INTER 2-1, IL TABELLINO
BOLOGNA-INTER 2-1 (1-1)
BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; De Silvestri, Svanberg (67’ Aebischer), Schouten, Hickey; Soriano (67’ Dominguez); Arnautovic (88’ Orsolini), Barrow (77’ Sansone). All. Miroslav Tanjga.
INTER (3-5-2): Radu; Skriniar, De Vrij, Dimarco (70’ D’Ambrosio); Dumfries (80’ Darmian), Barella (63’ Alexis Sanchez), Brozovic, Calhanoglu (80’ Gagliardini), Perisic; Lautaro Martinez, Correa (63’ Dzeko). All. Simone Inzaghi.
ARBITRO: Daniele Doveri (Sez. di Roma 1).
AMMONITI: 55’ Arnautovic (B), 55’ Barella (I), 70’ Dumfries (I), 79’ Calhanoglu (I).
RECUPERO: 4’ pt, 5’ st.
MARCATORI: 3’ Perisic (I), 28’ Arnautovic (B), 81’ Sansone (B).
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