“Freaks Out” di Gabriele Mainetti, al pari di “E’ stata la mano di DioDavid di Donatello, ben 16. A ottenere la nomination anche il protagonista Rogowski, che nel film interpreta il villain, Franz, un pianista tedesco dotato di chiaroveggenza.
L’attore è decisamente felice del personaggio che gli è stato affidato: “Franz vuole essere normale. Vuole essere un tedesco, un tedesco vero, con cinque dita. In grado di fare ciò che ci si aspetta da un soldato in guerra, come suo fratello. Essere un padre, avere una famiglia. Certamente desidera essere normale. Ma le persone non pensano che lo sia: suona il piano troppo bene, è troppo strano. Non riesce a integrarsi. Quando ne parliamo penso sia importante non fare gli stessi errori, usare le stesse categorie. Non dire: questo tipo è strano, questo no. Il film inizia in un circo in Italia: sono in un circo perché la loro cultura li ha esclusi, li ha messi in un posto speciale. Le persone non cercano di essere normali, ma di stabilire legami, essere amate, avere una famiglia”.
Franz Rogowski e la candidatura al David di Donatello
Franz Rogowski ha iniziato da bambino a dedicarsi alla danza, per poi scoprire di avere una grande passione per la recitazione, a cui si è dedicato da autodidatta. Già nel 2018 è arrivato un riconoscimento importante come Deutscher Filmpreis al miglior attore per il film “Un valzer tra gli scaffali“. La consacrazione vera e propria è arrivata però con “Freaks Out“, che gli è valsa la candidatura dei David di Donatello.
Alla nascita l’attore era nato con il labbro leporino, poi risolto chirurgicamente. Questo particolarità gli ha però donato la sua parlata che lo caratterizza nei suoi numerosi film.