Ci sarà anche il cantautore siciliano Gero Riggio nella ricca line-up del Concerto del 1° maggio edizione 2022, l’oramai storica kermesse in musica che quest’anno, in diretta da Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, parlerà non solamente di lavoro ma anche di pace con un focus sul sanguinoso conflitto armato che ha luogo in Ucraina da quasi due mesi. Ma chi è l’artista originario della provincia di Caltanissetta e cosa sappiamo di lui in attesa di ‘scoprirlo’ live sul prestigioso palcoscenico del Concertone organizzato da Cgil, Cisl e Uil?
Andiamo con ordine: Calogero Riggio, questo il nome di battesimo facilmente intuibile dal moniker del cantante siculo, è nato nel 1987 in quel di Mussomeli (CL) e come migliaia di suoi coetanei che sognano di sfondare un giorno nel mondo della musica sin da piccolo ha cominciato a coltivare questa passione e partecipando a festival e contest locali. I suoi primi ‘avvistamenti’ risalgono al 2007 quando appena ventenne è riuscito ad accedere alle finali del Festival di Castrocaro, trasmesse in diretta tv su Rai 1. Da lì alla pubblicazione di “Guardando nel mio specchio”, il suo demo album del 2009, il passo è stato breve tanto che poi il singolo “L’indistruttibile” contenuto in quel lavoro gli ha schiuso le porte di altri eventi…
GERO RIGGIO, CHI E’ IL CANTAUTORE SICILIANO SUL PALCO DEL CONCERTONE DEL 1° MAGGIO?
Infatti sempre nel 2009 Gero Riggio ha prima partecipato al talent show ‘made in Trinacria’ intitolato “Domani Festival” e che garantiva l’accesso al Festival della Canzone Siciliana e poi nel 2010 ha preso parte a una puntata di “Italia ti canto” su Rai 2, presentando ben due brani. Nel corso degli anni, si segnala anche la presenza, su segnalazione del MIUR, alla “Notte bianca della legalità” del 2019 esibendosi al Club Tenco di Sanremo, mentre è di pochi giorni fa la notizia che il suo brano “Luci rosse, luci blu” ha trionfato alla quarta edizione” del contest intitolato “Sicurezza stradale in musica” e promosso da Anas (Gruppo FS Italiane) e Radio Italian, premiato nientemeno che da Francesco Gabbani.
In attesa di scoprire quali brani presenterà Gero Riggio sul palco del Concertone capitolino, per capire qualcosa di più del suo stile musicale e anche della sua ‘poetica’, si può ripescare una bella intervista concessa in passato al web magazine di settore IndieLife in cui il diretto interessato scherzava un po’ affermando di essere “troppo vecchio per un pubblico giovane, e troppo giovane per un pubblico vecchio”. Nel corso di quella breve chiacchierata, il 35enne siciliano ha rivelato che i suoi tre album preferiti erano “Ecco” di Niccolò Fabi, “Maggese” di Cesare Cremonini e poi “A casa tutto bene” di Brunori Sas. “Il messaggio che voglio trasmettere con la mia musica? Certamente positivo, di vita e di emotività. Viviamo in un’epoca dove siamo letteralmente bombardati da messaggi di ogni genere, spesso senza filtri” ha spiegato Calogero, aggiungendo che lui invece crede che “noi cantautori dovremmo assumerci una sorta di responsabilità perché veicoliamo dei messaggi che tanta gente ascolterà e assimilerà”.