E’ davvero il sogno di ogni fan dei Beatles che si è avverato? O piuttosto un forzato (e anche macabro) bisogno di rivivere in modo ossessionante il passato, per darlo in pasto a chi quel passato si rifiuta di lasciarlo andare, anche se uno dei protagonisti è morto da più di quarant’anni?
Non è la prima volta che Paul McCartney celebra i suoi due ex compagni deceduti, John Lennon nel lontano 1980 e George Harrison nel 2001. Ma fino ad adesso lo ha fatto riproponendo alcuni loro brani dal vivo, ad esempio Give peace a chance o Something. Un paio di giorni fa, invece, McCartney, che è tornato in tour alla soglia degli 80 anni che compirà fra qualche mese, ha fatto qualcosa di più. E forse di troppo. Il tour, visto l’enorme successo della serie televisiva Get back sul canale Disney nei mesi scorsi, che ha presentato oltre sette ore di filmati inediti risalenti alle prove per il famoso concerto sul tetto della Apple, l’ultimo concerto dei Beatles nel gennaio 1969, si chiama Got back (“sono tornato”). A un certo punto dello spettacolo sullo schermo alle spalle dei musicisti sul palco, appaiono proprio le imagini di quel concerto mentre McCartney attacca il pezzo I’ve got a feeling di John Lennon, che il musicista scomparso aveva composto in quei giorni. E sullo schermo ecco Lennon in quel mitico concerto sul tetto del 1969. Paul McCartney inscena un duetto virtuale con lui.
E’ uno stratagemma già usato da molti, il cosiddetto “duetto con il morto”. Dipende dai gusti. Chi scrive lo trova abbastanza di cattivo gusto. Anche perché Lennon ha per sempre 30 anni come li aveva in quel filmato, McCartney ne ha quasi 80. E’ un omaggio, certamente, ma non è anche un modo per sfruttare il morto? E soprattutto, quel momento appartiene al passato, alla storia, sono passati oltre cinquant’anni. Siamo perplessi, crediamo ci siano modi migliori per ricordare un genio della musica o di qualunque altra arte, piuttosto che sbatterlo in un concerto e fingere di essere ancora lì, a cantare insieme. Avrà chiesto il permesso alla vedova Yoko Ono e ai figli? Chissà. Certo è che i Beatles sono davvero immortali. Non saranno mai dimenticati. Ma Paul, per favore, hai sempre mostrato un grande stile e una grande dignità. Lascia i morti ai morti.