A Non è L’Arena, in occasione della puntata di ieri del programma condotto da Massimo Giletti, si è parlato delle prossime sanzioni di cui sta discutendo in queste ore l’Unione Europea e gli Stati Uniti, e che andranno a colpire la Russia. Si tratta di un sesto pacchetto di sanzioni che prevedranno un graduale embargo sul petrolio, quindi un divieto alle imprese europee di effettuare consulenze nella finanza e nei servizi, un blocco all’export del settore chimico, e varie altre misure contro diverse personalità, così come ricorda la redazione di SkyTg24.
Le misure sono state presentate negli scorsi giorni ai vari Paesi membri dell’Ue, e dovrebbero essere approvate a breve. Alan Friedman, noto giornalista americano, ed estremo conoscitore della situazione geopolitica mondiale, ha commentato quali potrebbero essere le conseguenze di un embargo petrolifero sull’Italia. “Le sanzioni che Europa e America stanno preparando in queste ore – racconta in diretta televisiva sul settimo canale – il sesto pacchetto, spingono probabilmente verso l’inizio di un embargo di petrolio”.
ALAN FRIEDMAN: “L’ITALIA CON IL PETROLIO SI E’ MOSSA PRIMA PRIMA DEGLI ALTRI, MA COL GAS…”
Massimo Giletti chiede quindi al suo interlocutore se per l’Italia sarà un ‘arrivederci e grazie’, e lui ha replicato: “Non necessariamente per due motivi, e lo spiego nel mio libro. Prima di tutto perchè l’Italia è più agile ed è partita molto prima di altri Paesi come ad esempio la Germania, nel cercare altre forniture. nel mio libro spiego tutto il piano energetico”.
“Numero due – ha proseguito Freiedman – il fatto che l’embargo del petrolio è più facile rispetto a quello del gas, è più facile sostituire sul mercato il petrolio rispetto al gas. Posso dire in parole povere? Per l’Italia e l’economia italiana un embargo sul petrolio sarà serio ma non grave, ma un embargo sul gas, come dice il governatore della Banca d’Italia potrebbe portare verso una moderata recessione e avremo problemi”.