IRA BIDEN CONTRO I GIUDICI DELLA CORTE SUPREMA USA
Il Presidente Usa Joe Biden minaccia “guerra” alla Corte Suprema Usa sul tema “incendiario” del diritto all’aborto: come vi abbiamo spiegato qui, stamane su “Politico” è uscita la bozza in esclusiva del parere dei giudici conservatori (in maggioranza presso la Corte Suprema, ndr) in cui si esprime piena contrarietà alla storica legge del 1973 Roe vs Wade.
A pochi mesi dal parere definitivo, atteso per giugno, l’indirizzo della Corte sembra chiaro e netto: nel corso della giornata è intervenuta la stessa Corte Usa con una breve nota per commentare l’uscita del “leak” sulla stampa americana, «Anche se autentico, il documento riportato non rappresenta una decisione della Corte o la sua posizione finale e quella definitiva dei suoi membri sul caso». Dalla Casa Bianca resta però profonda delusione e contrarietà davanti alla bozza di parere dei giudici “supremi”: «mette in discussione ogni decisione nella nostra vita privata e tutta una serie di diritti fondamentali», è il primo commento del Presidente Biden davanti ai cronisti in Alabama.
ABORTO, PELOSI CON BIDEN: “PRONTI A CONTRASTARE LA LEGGE”
Il testo che preannuncia l’abolizione al “diritto all’aborto”, garantito fino ad oggi dalla Roe vs Wade, viene definitivo da Biden come «radicale»: «La mia amministrazione ha argomentato fortemente davanti alla Corte Suprema in difesa della Roe v. Wade, basata su una lunga linea di precedenti che riconoscono il concetto del 14/mo emendamento della libertà personale, contro l’interferenza del governo con decisioni intensamente personali».
Mentre il parere della Corte Suprema si concentrerà sulla legge del Mississippi, la nota di Biden cita in particolare le impugnazioni delle leggi del Texas e di altri Stati Repubblicani: «limitano i diritti delle donne. Ho già ordinato al consiglio sulla politica di genere e all’ufficio legale della Casa Bianca di preparare opzioni per una risposta dell’amministrazione ai continui attacchi ai diritti riproduttivi e d’aborto, sotto una varietà di possibili esiti dei casi pendenti di fronte alla Corte Suprema. Saremo pronti quando sarà emessa qualsiasi sentenza». Si attende dunque una forte battaglia al Congresso in attesa del pronunciamento della Corte Suprema Usa, come conferma anche la speaker della Camera Nancy Pelosi (la n. 2 del Partito Democratico americano): «Molti di questi giudici conservatori, che non devono rendere conto al popolo americano, hanno mentito al Senato degli Stati Uniti e stracciato la costituzione. Se le notizie sono corrette, la Corte suprema è pronta a infliggere la più grande restrizione dei diritti degli ultimi 50 anni, non solo alle donne ma a tutti gli americani».