PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,21%), Atlantia (+0,22%), Banca Mediolanum (+1,16%), Campari (+1,07%), Cnh Industrial (+0,55%), Diasorin (+0,38%), Fineco (+0,12%), Hera (+0,17%), Inwit (+0,34%), Mediobanca (+0,4%), Prysmian (+0,62%), Snam (+0,12%), Stm (+0,29%) e Unicredit (+2,08%). I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-1,13%), Azimut (-1,78%), Banca Generali (-1,43%), Banco Bpm (-0,65%), Bper (-1,54%), Enel (-2,24%), Eni (-0,66%), Exor (-1,08%), Generali (-1,15%), Italgas (-0,65%), Iveco (-3,07%), Leonardo (-0,85%), Moncler (-5,63%), Nexi (-0,66%), Pirelli (-2,8%), Poste Italiane (-0,78%), Recordati (-1,27%), Saipem (-1,14%), Stellantis (-0,72%) e Telecom Italia (-1,62%). Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,055, mentre lo spread tra Btp e Bund risale sopra i 198 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:15
La Borsa italiana sale dello 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Enel (-1,6%), Generali (-0,3%), Italgas (-0,4%) e Moncler (-1,3%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,2%), Amplifon (+1,4%), Banca Generali (+0,6%), Banca Mediolanum (+3,1%), Banco Bpm (+0,7%), Campari (+1,9%), Cnh Industrial (+2,4%), Diasorin (+1,5%), Eni (+0,6%), Exor (+1,2%), Ferrari (+0,6%), Fineco (+2,1%), Hera (+0,8%), Interpump (+2,7%), Intesa Sanpaolo (+1,7%), Inwit (+0,9%), Mediobanca (+1,3%), Nexi (+1,2%), Poste Italiane (+1%), Prysmian (+2%), Recordati (+0,8%), Snam (+0,6%), Stellantis (+1,6%), Stm (+2,4%), Telecom Italia (+1%), Tenaris (+2,2%), Terna (+0,6%), Unicredit (+5,3%) e Unipol (+0,6%). Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,055, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 192 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:10
La Borsa italiana guadagna l’1,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Eni (-0,1%), Hera (-0,2%), Italgas (-0,5%), Moncler (-0,9%) e Telecom Italia (-0,4%). Atlantia, Enel e Terna, invece, si trovano in parità. I rialzi più significativi sono quelli di Banca Mediolanum (+1,7%), Banco Bpm (+2,4%), Bper (+1,9%), Campari (+2,7%), Cnh Industrial (+2,7%), Diasorin (+1,7%), Exor (+2%), Ferrari (+2,3%), Fineco (+2,8%), Interpump (+3,2%), Intesa Sanpaolo (+2,4%), Iveco (+1,7%), Mediobanca (+2,1%), Nexi (+2,2%), Pirelli (+1,7%), Poste Italiane (+2%), Prysmian (+2,9%), Recordati (+1,7%), Stellantis (+2,2%), Stm (+3,4%), Tenaris (+1,6%) e Unicredit (+6,2%). Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 195 punti base.
PIAZZA AFFARI PROVA A RIPRENDERE I 24.000 PUNTI
Non mancano alcuni dati macroeconomici rilevanti in diffusione nella giornata di oggi. Alle 8:00 conosceremo gli ordini all’industria tedesca nel mese di marzo. Alle 8:45 toccherà alla produzione industriale francese di marzo. Alle 13:00 sono attese le decisioni di politica monetaria della Bank of England. Alle 14:30 dagli Usa arriveranno le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione insieme alla produttività e al costo unitario del lavoro nel primo trimestre dell’anno. In giornata è prevista l’emissione di titoli di stato francesi con durata fino a 30 anni e spagnoli con scadenza fino al 2071. Da Wall Street sono attese le trimestrali di ConocoPhillips e Shopify, da Parigi quelle di Credit Agricole e Societe Generale, mentre a Piazza Affari quelle di Banco Bpm, Inwit, Leonardo, Stellantis, Banca Profilo, Banco di Desio e Brianza, Cementir, Comer Industries, D’Amico, EdiliziAcrobatica, Fincantieri, Igd, Intercos, Intred, Mps, Net Insurance e Sanlorenzo.
Ieri il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,4% a 23.902 punti. Sul listino principale si è messa in luce A2A con un +2,6%. Hanno terminato la seduta in rialzo anche Amplifon (+0,2%), Eni (+0,5%), Hera (+0,4%), Inwit (+0,1%), Prysmian (+0,1%), Saipem (+0,7%), Snam (+0,1%) e Telecom Italia (+0,1%). Ferrari ha fatto peggio di tutti con un -5,6%. Superiori ai due punti percentuali anche i ribassi di Banco Bpm (-3,7%), Bper (-2,4%), Campari (-3,8%), Cnh Industrial (-2,7%), Diasorin (-2,8%), Exor (-2,2%), Fineco (-2,6%), Iveco (-3,1%) e Unicredit (-2,8%). Lo spread tra Btp e Bund è salito sopra i 198 punti base.
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