E’ un Matteo Bassetti molto critico quello che è stato intervistato ieri in diretta televisiva dal programma di Rete 4, Controcorrente. Sul finale di puntata si è parlato della decisione del governo, di concerto con le principali sigle sindacali, di mantenere di fatto l’obbligo delle mascherine sul lavoro nel settore privato, a differenza invece di quanto accade nel pubblico. Una scelta che ha fatto storcere il naso, giusto per dire un eufemismo, al primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “La decisione che è stata presa oggi (ieri ndr)… – le parole di Bassetti parlando con Veronica Gentili – i sindacati hanno deciso che nell’ambiente di lavoro privato si debba mettere obbligatoriamente la mascherina e nel pubblico no, io dico che siamo arrivati veramente ad un balletto, ad una barzelletta, di fronte al quale credo che il mondo ci rida dietro”.
Secondo Matteo Bassetti l’Italia dovrebbe ricordarsi di essere una delle nazioni con più vaccinati al mondo: “Io penso che – ha proseguito il noto camice bianco genovese – dire che la mascherina si utilizza in alcuni contesti, è anche un modo per dare forza alla vaccinazione. Noi siamo uno dei paesi più vaccinati d’Europa, siamo terzi soltanto alla Spagna e al Portogallo, allora io penso che per una persona fragile sia meglio mettersi la mascherina ma un giovane quarantenne con tre dosi di vaccino, lei mi deve spiegare che senso ha continuare ad obbligare le persone a mettere una mascherina”.
MATTEO BASSETTI: “MASCHERINE AL LAVORO? COSI’ IL MEZZO SI SVILISCE”
Poi Matteo Bassetti ha aggiunto e concluso sulla questione, con un monito: “Sappiamo bene che l’obbligo porta ad uno svilimento del mezzo, perchè cosa succede, che le persone non lo utilizzano, non lo usano, perchè pensano che serva, ma non utilizzano perchè è obbligatorio”. Ricordiamo che dallo scorso primo maggio la mascherina al chiuso è stata abolita tranne che negli ospedali, nelle rsa, nei grandi eventi al chiuso, sui mezzi pubblici e a scuola.
Bassetti ha quindi ribadito la sua idea sull’obbligo delle mascherine al chiuso, parlando stamane con i microfoni di Libero: “È l’ennesima dimostrazione che i provvedimenti riguardanti l’ambito sanitario, oggi, in Italia, non vengono presi dagli esperti e dai medici, ma dalla politica. Di questo passo, per superare le limitazioni che ci ha imposto il covid, ci vorranno dieci anni. Altro che ritorno alla normalità. Il nostro sistema – ha concluso – è andato in tilt, è come un flipper impazzito. Così non ne usciamo”.
Mascherina sì o no?@ProfMBassetti: "Siamo uno dei paesi più vaccinati d'Europa, che senso ha obbligare le persone a mettere una mascherina? L'obbligo porta a uno svilimento del mezzo"#Controcorrente pic.twitter.com/igbodckXU6
— Controcorrente (@Controcorrentv) May 4, 2022