Resi noti i dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute con la situazione epidemiologica italiana a venerdì 6 maggio 2022. “Questa settimana osserviamo un miglioramento della situazione epidemiologica del nostro Paese”, ha esordito il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel presentare i numeri settimanali.
Nel corso del suo intervento, Rezza ha sottolineato la circolazione virale è ancora elevata e per questo motivo è necessario mantenere comportamenti ispirati alla prudenza. Ma non solo: “Allo stesso tempo, serve mantenere elevata la copertura vaccinale. E’ importante, dunque, che coloro che devono ancora fare i richiami vaccinali li facciano al più presto”. (Aggiornamento di MB)
I DATI DEL MONITORAGGIO ISS DI OGGI 6 MAGGIO
È stata consegnata stamane alla Cabina di regia del Ministero della Salute il nuovo monitoraggio redatto dall’Istituto Superiore di Sanità: un lieve rialzo dell’indice di contagio resta l’unica voce in aumento negli ultimi 7 giorni di pandemia Covid in Italia. Per il resto calano i contagi, i ricoveri e le terapie intensive, confermando lo stop all’aumento del coronavirus dopo i giorni di Pasqua.
Il monitoraggio Iss del 6 maggio registra un dato stabile per l’indice Rt: da 0.93 di sette giorni fa si passa allo 0.96 odierno nel periodo 13-26 aprile. Come riporta la bozza del report Covid, «L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,91 (0,88-0,94) al 26/04/2022 vs Rt=0,93 (0,90-0,96) al 19/4/2022». Cala e nettamente l’incidenza settimanale in Italia, da 699 casi ogni 100mila abitanti, si passa a 559: la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti resta stabile al 12%, mentre il tasso dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane invariato (42% vs 40%). Fronte ricoveri, anche qui le voci del monitoraggio Iss migliorano: il tasso di occupazione in terapia intensive di malati Covid scende al 3,7% rispetto alla scorsa settimana, mentre i ricoveri in area medica passano dal 15,6% all’attuale 14,5%.
ATTESI I NUOVI DATI DEL MONITORAGGIO ISS: IL REPORT FIASO
L’effetto Pasqua sembra essere definitivamente tramontato: in attesa del nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute in arrivo nella bozza consegnata in mattinata alla Cabina di regia Covid, l’evoluzione della pandemia in Italia sembra per fortuna essere tornata ad una recessione già vista prima delle Feste pasquali.
Con l’incidenza Covid e l’indice Rt già in calo la scorsa settimana (699 su 100mila la prima voce, 0.93 la seconda) si attende anche per il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità un nuovo importante rallentamento. Ad anticipare il bollettino Iss ci ha pensato lo scorso mercoledì il report settimanale della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), con dati finalmente molto positivi: nella settimana 26 aprile/3 maggio il numero delle ospedalizzazioni si è ridotto del 5,7%. A diminuire, in particolare, sono stati sia i ricoveri in area medica (-5,7%), sia i pazienti in terapia intensiva positivi al Covid (-7,5%). Sempre secondo il monitoraggio Fiaso, resta una quota del 20% di pazienti no vax nelle rianimazioni (media di 75 e tutti con altre patologie parallele). «Dopo la piccola scossa di assestamento di una settimana fa, dovuta molto probabilmente a un allentamento delle attenzioni durante le festività pasquali, negli ospedali siamo tornati a una fase di sostanziale stabilità con una tendenza al miglioramento – spiega Giovanni Migliore, presidente di Fiaso -. Dal primo maggio sono cadute molte restrizioni, ma occorre continuare ad avere molta prudenza soprattutto se si vive accanto a soggetti fragili».
BOLLETTINO GIMBE ANTICIPA IL MONITORAGGIO: “COVID IN CALO MA…”
Il dato forse più rilevante è il fatto, conclude il report Fiaso, che ad oggi il 100% dei pazienti delle terapie intensive «presenta comorbidità rilevanti», il che significa che anche la pericolosità stessa del solo contagio da Covid-19 è nettamente diminuita rispetto alle precedenti 4 ondate.
Sempre in attesa del monitoraggio Iss con i nuovi dati sull’evoluzione del coronavirus nel nostro Paese, ieri è stato pubblicato come da tradizione il bollettino indipendente della Fondazione Gimbe: -7% di morti positivi al Covid nella settimana 27 aprile-3 maggio, con –10,5% di ricoverati in terapia intensiva, -6,1% di ricoverati con sintomi Covid e -8,9% di nuovi casi di contagio. «Nella settimana 27 aprile-3 maggio in 18 Regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -0,7% del Veneto al -18% del Lazio), mentre si registra un incremento Lombardia (+0,7%), Friuli-Venezia Giulia (+5%) e Piemonte (+7,4%)», scrive il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta nel report settimanale. Con le nuove regole in vigore dal 1 maggio scorso, il professore continua a contestarne alcuni dettagli, come la fine dell’obbligo di mascherine al chiuso (tranne in alcuni casi, qui tutti i dettagli): «Tutti gli indicatori – conclude Cartabellotta – sono sostanzialmente in una fase di plateau con lieve tendenza discendente. Tuttavia, indipendentemente dallo spartiacque normativo del 1° maggio, la circolazione del virus rimane molto elevata, oltre che ampiamente sottostimata: più di 56 mila nuovi casi in media al giorno, tasso di positività dei tamponi antigenici al 16% e quasi 1,2 milioni di positivi. Ecco perché, indipendentemente da obblighi e raccomandazioni, mantenere la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco aerati, rimane una strategia indispensabile per ridurre la circolazione virale e proteggersi dal contagio».