Il 5 maggio 2002 è diventato un amaro ventennale per l’Inter. Tra le date rimaste impresse nella memoria sportiva c’è questa che ha segnato la storia del calcio italiano. La classifica vedeva l’Inter avanti a tutti con 69 punti, la Juventus ad una sola lunghezza e la Roma a 67 punti. La squadra nerazzurra era quindi padrona del suo destino all’ultima giornata, ma lo scudetto non era già saldamente nelle sue mani. Infatti, il 5 maggio 2002 è stato il grande giorno dell’assegnazione di uno dei titoli più combattuti di sempre. Tutte e tre le squadre in lotta giocavano in trasferta, ma gli occhi erano puntati sul match della capolista.
Al termine del primo tempo la Juventus aveva già archiviato la pratica Udinese con i gol di Del Piero e Trezeguet, mentre l’Inter, avanti di due reti, era stata raggiunta dalla Lazio con la doppietta di Poborsky. Il match dell’Olimpico sembrava ormai segnato dai gol di Vieri e Di Biagio, ma il pareggio spazzò via le certezze nerazzurre e così la squadra di Hector Cuper andò incontro ad un tracollo clamoroso.
5 MAGGIO INTER, QUEST’ANNO IL VENTENNALE
L’ex di turno Simeone e Simone Inzaghi, diventato vent’anni dopo allenatore dell’Inter, completarono la rimonta della Lazio. Di fatto, la Juventus con la sua vittoria a Udine superò in classifica i nerazzurri conquistando lo scudetto all’ultima giornata, il 26esimo titolo nella sua storia. Proprio in prossimità del traguardo, i bianconeri riuscirono a sorpassare i rivali storici. Così il successo di Marcello Lippi e della sua squadra è passato come uno dei successi più emozionanti di sempre. Invece per l’Inter l’epilogo fu horror perché vinse anche la Roma sul campo del Torino e si prese il secondo posto.
Basta dire 5 maggio 2002 e si tornano le immagini del Fenomeno Ronaldo in lacrime in panchina. Vent’anni dopo quell’assurda domenica pomeriggio resta ancora un ricordo indelebile, tanto da essere puntualmente rievocato per rilanciare sfottò e battute (e da superare in Italia il ricordo del 5 maggio come giorno della morte di Napoleone). Non fa eccezione il 2022, che è pure il ventennale di quella data così dolorosa per i tifosi dell’Inter.