I primi vaccini contro le varianti Covid arriveranno molto probabilmente entro settembre. Lo ha anticipato Marco Cavaleri, capo della task force sui vaccini dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). Nella conferenza stampa virtuale con i giornalisti ha spiegato che «i vaccini al momento più avanti contro le varianti Covid sono quelli a mRna, non è un mistero». La priorità a livello Ue è assicurare l’approvazione quanto prima, «in modo da poter cominciare la campagna vaccinale nell’Ue in autunno». Inoltre, Cavaleri ha spiegato che l’Ema ha iniziato ad esaminare la domanda di autorizzazione di Moderna per estendere la somministrazione del vaccino Spikevax ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni. «È la prima domanda per questa fascia d’età», ha riferito Cavaleri.
Per quanto riguarda invece il vaccino proteico Nuvaxovid di Novavax, si stanno valutando i dati ed eventualmente potrebbe essere data «una raccomandazione al suo utilizzo nei giovani tra i 12 e i 17 anni». A proposito di vaccini, è cominciata la valutazione della richiesta di via libera per una dose booster del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca per chi ha oltre 18 anni.
“PANDEMIA È TUTT’ALTRO CHE FINITA”
Marco Cavaleri in conferenza stampa ha ribadito l’importanza dei vaccini anti Covid, che «hanno salvato quasi mezzo milione di over 60». Ma per quanto riguarda la quarta dose, il responsabile della task force vaccini dell’Ema ritiene che sia «troppo presto per considerare la somministrazione di una quarta dose di vaccini anti-Covid a mRna nella popolazione generale». Potrebbero beneficiarne gli over 80, visto che sono più a rischio di sviluppare forme gravi di covid. Cavaleri ha precisato che a livello europeo, solo il 50% ha ricevuto la vaccinazione completa e il booster.
Invece, il 15% degli over 18 non ha ricevuto neppure una dose di vaccino. Allora Cavaleri ha lanciato un monito: «In Ue la situazione Covid si è stabilizzata, tuttavia le infezioni sono ancora milioni nel mondo. Questa pandemia è tutt’altro che finita». Infine, Marco Cavaleri ha invitato a restare vigili, anche per quanto riguarda l’eventuale comparsa di nuove varianti e ad un possibile aumento di casi Covid nel prossimo inverno.