Il virologo di fama internazionale Roberto Burioni, è stato ospite come sempre nella serata di ieri della nuova puntata di Che Tempo Che Fa, programma di Rai Tre condotto da Fabio Fazio. Nell’occasione ha tenuto il consueto approfondimento sul covid, parlando in particolare delle mascherine. Dal primo maggio è venuto meno in quasi tutti i luoghi, l’obbligo di portarle al chiuso, e a partire dal 15 giugno è probabile che l’obbligo termini definitivamente forse salvo qualche rarissimo luogo come ospedali e Rsa. “A una cena di poche settimane fa al Gridiron club di Washington – racconta Burioni parlando delle mascherine – si è deciso di non utilizzare le mascherine e su 630 ospiti 72 si sono contagiati. Questo a riprova del fatto che mentre noi abbassiamo la guardia, il virus diventa sempre più contagioso”.
Quindi ha aggiunto: “La mascherina protegge innanzitutto chi la porta, indossando una ffp2 le probabilità di contagiarsi diminuiscono dell’83% e la malattia, se contratta, lo è in forma meno grave. Inoltre la mascherina protegge anche gli altri, ed esperimenti molto accurati hanno dimostrato che l’esposizione di altre persone al virus diminuisce del 72% se si usa la mascherina Ffp2″. Le mascherine al chiuso sono venute meno per via della minor aggressività del covid, ma Burioni ricorda: “Bisogna vaccinarsi e anche gli antivirali funzionano benissimo”. Il virologo ha anche voluto smentire un falso mito: “Le mascherine non provocano nessuna conseguenza negativa per la salute, al massimo un po’ di fastidio”.
ROBERTO BURIONI: LA CINA E IL VACCINO ANTI COVID
Nella puntata di ieri si è parlato anche del caso Cina, lockdown scellerati per centinaia di casi, una pratica ‘covid zero’ fallimentare che continua ad essere perseguita da Pechino: “In Cina hanno vaccinato poco e male”, commenta il virologo dell’università del San Raffaele di Milano. Poi aggiunge: “il vaccino è efficace pienamente soltanto in tre dosi”.
Sulla quarta dose nel caso in cui qualcuno abbia fatto il covid dopo la terza: “No, non è necessaria la quarta dose”. Infine, per quanto riguarda il futuro del covid, alla luce anche delle recenti parole di Bill Gates che ha previsto un peggioramento della situazione: “Questo non ci è dato saperlo – dice schietto Burioni – impossibile prevedere quello che accadrà, ma i dati ci mostrano che a livello globale la situazione generale è in miglioramento”.