“Siamo stati salvati entrambi dall’arte”: così Luca Tommassini e Enzo Paolo Turchi a Oggi è un altro giorno. “La scuola di Enzo Paolo era a 100 metri da casa mia”, ha ricordato il coreografo 52enne, legato da un grande rapporto al marito di Carmen Russo: “Io non gli raccontavo quello che succedeva a casa”. Non sono mancati i momenti commoventi, Tommassini infatti si è messo a piangere dopo aver ricordato un aneddoto del loro bellissimo legame: “Perché mi avete aiutato? Tu e Carmen mi avete aiutato… Io delle volte non pagavo, non avevamo i soldi per pagare”. Enzo Paolo Turchi con filosofia e grande umanità: “Questi sono dettagli accessori della vita. Ci sono anche delle Ferrari che non hanno l’aria condizionata…”.
“Mi fa sempre commuovere, abbiamo la stessa storia”, ha poi evidenziato Enzo Paolo Turchi, dopo il racconto in studio di Luca Tommassini. Il celebre ballerino ha poi ricordato i momenti difficili in famiglia: “Io ho visto tre volte mio padre. Mia madre perse la testa. E ho avuto altri problemi con la famiglia, con mio fratello. Per vergogna stavo zitto. Anche io, come Luca, ho avuto la fortuna di lavorare all’estero con i grandi, come Barry White e Frank Sinatra”. (Aggiornamento di MB)
LUCA TOMMASSINI A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Ballerino, coreografo ma anche influencer: Luca Tommassini è attivissimo sui social network e il suo curriculum parla da solo. Ospite di Oggi è un altro giorno, il 52enne ha esordito parlando della sua carriera: “Robin Williams è stato il più simpatico con cui ho lavorato. Era simpaticissimo, si prendeva cura delle persone. Io stavo girando un film molto difficile, ero in difficoltà e c’erano degli attori non simpatici. Ogni mattina veniva in camera da me e mi portava il caffè. Il suicidio? Nell’ambiente si sapeva della sua depressione, ma non ci aspettavamo una cosa del genere”.
Luca Tommassini ha ballato alla notte degli Oscar alla tenera età di 20 anni, il suo primo lavoro ufficiale e di spessore. “Ho superato migliaia di persone per arrivare negli ultimi cinquanta”, ha ricordato, per poi parlare di Michael Jackson: “È stato lui a portarmi in America, era quello che mi attirava di più. Io volevo diventare Michael Jackson, per fortuna mi ha preso con lei Madonna. Un giorno mi chiamò il suo agente per lavorare in suo videoclip, indimenticabile”.
LUCA TOMMASSINI TRA MADONNA E RAFFAELLA CARRÀ
Tanti artisti di grande valore nella carriera di Luca Tommassini, non poteva mancare un ricordo dell’indimenticabile Raffaella Carrà: “L’ho conosciuta la prima volta all’età di 9 anni. Enzo Paolo Turchi è stato il mio primo maestro che mi ha insegnato a vivere e me la fece conoscere. Poi lei mi chiamò per fare le coreografie di Carramba”. Luca Tommassini ha poi ricordato un aneddoto in particolare: “Una volta mi disse che avrei dovuto trattarla come un uomo. E così è stata. Lei non voleva mai essere agevolata, voleva essere sempre in prima linea. Perderla così presto è stato brutto, lei rappresenta la vita e la storia. C’è sempre stata. Nessuno ha mai pensato di vivere senza di lei”. Scorrendo le grandi collaborazioni di Luca Tommassini, una battuta su Heather Parisi: “Ci siamo innamorati in Spagna la prima volta, ero molto piccolo. E poi ci siamo ritrovati a ballare insieme e stare insieme quando avevo 21 anni. Non abbiamo mai ufficializzato la cosa perchè non volevo l’attenzione pubblica”.