SOPRUSO O SOPPRUSO? COME SI SCRIVE CORRETTAMENTE: LA GIUSTA FORMA
La grammatica è una disciplina della linguistica. La sua funzione è quella di raccogliere le regole necessarie alla corretta costruzione delle frasi, dei sintagmi e delle parole. Di norma, i linguisti non fanno rientrare nella grammatica le regole di ortografia, anche se spesso i manuali di grammatica includono tra le regole grammaticali anche quelle dell’ortografia e perfino le norme della punteggiatura. Oggi cercheremo di fugare qualche dubbio. Uno di questi interrogativi, che in molti si pongono è quello relativo a quando si debba raddoppiare la consonante. Vi siete mai trovati a subire un torto contro la vostra volontà, ma non solo, anche a doverlo subire in una condizione di netta inferiorità? Se la risposta è sì, sappiate che avete subito quello che viene definito proprio con la parola di oggi. Ma come si scrive questo termine? Conoscere la grafia di questa parola non è assolutamente scontato, considerati gli errori dilaganti che ne seguono l’utilizzo. Partiamo dalla regola: si scrive sopruso e non soppruso. Dimenticatevi le doppie ed “economizzate” sacrificando tassativamente la doppia -p quando utilizzate questa parola.
COSA SIGNIFICA IL TERMINE “SOPRUSO”
Vediamo quindi qual è il significato del termine ‘sopruso’. Si definisce sopruso, un atto con cui, abusando della propria forza e autorità, s’impone ad altri la propria volontà, ledendo i loro legittimi diritti e interessi. Si può fare un sopruso; dover subire un sopruso, ricevere un sopruso. Ma anche: non tollerare un sopruso.
ECCO ALCUNI ESEMPI DI FRASI CON AL LORO INTERNO LA PAROLA SOPRUSO
Qui di seguito possiamo osservare alcuni esempi contenenti la parola ‘sopruso’:
- Es. Quante volte mi sono lamentato del sopruso che stavo subendo.
- Es. Non capisco come faccia a non capire che si tratta di un vero e proprio sopruso.
- Es. Chi utilizza il sopruso per difendersi non è leale, né coraggioso.