Una gara fondamentale, di quelle che possono decidere una stagione. Domenica 8 maggio, nella 36esima giornata di Serie A, la Salernitana ha ospitato il Cagliari in quella che era una vera e propria sfida salvezza. Dopo aver battuto il Venezia nel recupero giocato giovedì 5 maggio con i gol di Bonazzoli e Verdi, la squadra di Nicola era attesa dal delicato impegno contro il Cagliari, che avrebbe potuto mettere un’ulteriore pietra sulla salvezza. Un obiettivo diventato tale nelle ultime settimane, dopo che per mesi la squadra granata ha occupato l’ultimo posto in classifica, senza dunque grandi speranze di mantenere la categoria fino all’arrivo di Davide Nicola in panchina.
La gara contro i sardi, per la squadra campana, si era messa nel verso giusto quando Verdi su rigore ha portato avanti i suoi al 68′. Un match quasi a senso unico, con i padroni di casa in grado di portare avanti il gioco e tenere in mano le redini della partita. Al 99′, però, la (brutta) sorpresa per i granata: il gol di Altare a siglare il pareggio. Una rete arrivata proprio in pieno recupero che ha fatto infuriare il ds Walter Sabatini.
Salernitana Cagliari, 10 minuti di recupero: e Sabatini protesta
Dopo la gara tra Salernitana e Cagliari, ai microfoni di Dazn, il ds Sabatini aveva usato l’ironia: “Non posso lamentarmi per questo gol preso al 120’, mi sembra. È legittimo, regolare. Ci dispiace moltissimo, ma ce la faremo perché abbiamo un grandissimo allenatore, una società sempre presente e poi ci sono io, che non sono proprio l’ultimo arrivato. Io voglio solo che la Salernitana si salvi. Lo voglio per questa città ed è l’obiettivo della mia vita”.
Come rivela il Corriere dello Sport, al termine del match, il ds Sabatini è esploso. Il dirigente, che ha seguito la sfida in tribuna stampa, si è avviato verso l’ascensore turbato, non gradendo i 10 minuti di recupero concessi. Verso la sala stampa, parlando con l’amministratore delegato Maurizio Milan e con la responsabile della comunicazione Mara Andria, ha commentato dicendo: “Tutto il calcio è una vergogna”. Parole lapidarie che non lasciano spazio ad interpretazione.