Il caso Gianmarco Pozzi è tornato al centro di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, mercoledì 11 maggio 2022. Il giovane è morto nell’estate 2020 sull’isola di Ponza e il suo corpo è caduto all’interno di un’intercapedine alta esattamente 2,98 metri e la sua famiglia non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio. Un amico del ragazzo ha parlato di fronte alle telecamere (a volto coperto e con la voce camuffata), ripercorrendo mentalmente la mattinata in cui ha appreso della sua scomparsa.
“Mi trovavo in un negozio – ha affermato –, dove si è avvicinato un signore, raccontando che un ragazzo era morto per una caduta. Su Facebook ho saputo che era Gianmarco Pozzi. Si diceva che facesse parkour, qualcun altro ha parlato di canne, un altro che fosse caduto dai tetti mentre tentava di raggiungere il mare. Io penso che sia stato ucciso in casa: lì puoi cucire la bocca a quattro persone e non farle parlare, ma in mezzo alla strada non puoi fare stare zitte 800 persone che in estate stanno in mezzo alla via, possono vedere, possono chiamare le forze dell’ordine”.
GIANMARCO POZZI, L’AMICO: “SUPERTESTIMONE? SPERO CHE PARLI, NON CAPISCO PERCHÉ NON SI SIA ANCORA FATTA VIVA”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, a proposito della vicenda che riguarda la morte di Gianmarco Pozzi, l’amico di quest’ultimo ha commentato la possibilità che la supertestimone che avrebbe visto tutto (il corpo di Gianmarco trasportato su una carriola, la medesima ritrovata sopra il muretto dell’intercapedine da cui è caduto il boxeur, ndr): “Sarebbe una buona pista, ma non comprendo perché questa persona non si sia ancora fatta viva…”.
Infine, l’amico ha detto che i compagni di stanza di Gianmarco Pozzi “li conoscevo quasi tutti, ce n’era uno che non mi era mai piaciuto. Il giorno dopo quanto avvenuto, quest’ultimo ha detto che se ne voleva andare via nave dall’isola di Ponza perché non si sentiva più al sicuro dopo quanto era accaduto a Gianmarco. Ma al sicuro da cosa?”.