Parte dal Prishtina Theater Festival, il 13 maggio una stagione ricchissima per Nicolò Sordo. “Siamo molto felici che I D O N T W A N N A F O R G E T sia stato selezionato tra centinaia di progetti da tutto il mondo per la programmazione della VI Edizione di un festival internazionale di teatro che si svolge a Prishtina, in Kosovo. Gli altri progetti selezionati vengono dalla Spagna, dalla Macedonia del Nord, dal Montenegro e dallo stesso Kosovo. I D O N T W A N N A F O R G E T è lo spettacolo – che più che uno spettacolo è un luogo simbolico di scatole di cartone – che ha fatto rincontrare me e Marina dopo tanti anni in maniera del tutto naturale e che ci ha fatto venire voglia di scrivere e pensare altre cose insieme.” È diFrancesco Bressan e Marina Romondia il fortunato e apprezzato spettacolo ispirato all’opera The ballad of the Sexual Dependency della fotografa statunitense Nan Goldin. “Portare IDWF e il mondo di Nan Goldin al Festival di Prishtina è una grande emozione – afferma Marina Romondia – e non vediamo l’ora di essere là. Dopo la sessione pisana, nei miei luoghi del cuore, e questa partecipazione in Kosovo, stiamo lavorando alla versione francese che ha già attirato l’attenzione di pubblico e operatori. Mi rendo sempre più conto del valore di questo lavoro – che unendo fotografia, biografie e prosa poetica – si presta a contesti e interlocutori diversi. Nasce in Italia, ma racchiude il gesto universale di ritrarre le nostre esistenze quotidiane“.
Nicolò al Prishtina Theater Festival sarà presente anche come reporter d’eccezione: “Ho pensato di documentare l’esperienza perché il Kosovo è un paese ancora poco turistico e molti degli artisti che partecipano sono nuovi ai festival teatrali europei. Così ho contattato il critico e giornalista teatrale Roberto Staglianò (che mi aveva intervistato in occasione della mia partecipazione a “Situazione Drammatica” a Romaeuropa Festival) e gli ho esposto la mia idea di scrivere a modo mio un reportage-diario sulle giornate del festival, sugli incontri con le persone e con gli artisti e su Prishtina, con la sua collaborazione e contestualizzazione. Il reportage uscirà prossimamente in due puntate su Krapp’s Last Post.”
Giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 maggio al Teatro delle Maddalene di Padova, Nicolò andràin scena con la mise en space di T’ank you veddy much scritta e diretta da Filippo Quezel, all’interno della rassegna “Reading is Fundamental” del Teatro Stabile del Veneto. Il progetto è tra i vincitori del bando MaturAzione del Teatro Stabile del Veneto selezionato da una commissione composta da Carlo Mangolini, Lorenzo Maragoni e Giuseppe Morassi.
T’ank you veddy much è la prima regia teatrale di Filippo Quezel, attore e filmmaker padovano con una lunga esperienza sul palco (Babilonia Teatri, Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile del Veneto ed ERT) e vari cortometraggi ben accolti dal pubblico e dai festival: il corto Tinder è selezionato al Lago Film Fest 2022; il documentario Non lo so invece alla 27a Edizione di Visioni Italiane e proiettato alla Cineteca di Bologna. Per T’ank you veddy much, Filippo Quezel sceglie Nicolò Sordo in veste di attore e collaboratore alla drammaturgia insieme ad Elena Antonello, Norman Quaglierini, Valeria Segna e Laura Serena. In T’ank you veddy much cinque attori si domandano se sia ancora possibile divertirsi a teatro, usando come metodo di studio il lavoro di Andy Kaufman (New York,1949 – West Hollywood,1984). Kaufman era, come dicono tutti, un comico. Lui però sosteneva di essere un cantante e un ballerino ripetendo spesso di non aver mai fatto una battuta in vita sua. “Filippo – afferma Nicolò – è prima di tutto un amico e poi un collega. Ci siamo conosciuti al Teatro Verdi di Padova lavorando con il regista Giuseppe Emiliani. Per anni abbiamo desiderato collaborare insieme e T’ank you veddy much si è rivelata l’occasione giusta in cui far confluire l’amore per il “weird” di Filippo con il mio senso dell’umorismo. Vogliamo soprattutto divertirci, è fondamentale per noi non perdere la voglia di giocare e sperimentare come due bambini.”
La collaborazione tra Nicolò Sordo e Filippo Quezel continuerà con il debutto a ottobre al Romaeuropa Festival per la regia di Babilonia Teatri con la messa in scena di Ok Boomer (anch’io sono uno stronzo) di Nicolò Sordo vincitore del 14mo Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”. “Sono felice che Ok Boomer vada finalmente in scena, felice da non crederci. Quando Enrico mi ha chiamato per dirmi che il testo a lui e Valeria era piaciuto, sono andato a conoscerli a Verona e ci siamo trovati accomunati da un bisogno di sincerità. Per me ha dell’incredibile e del magico che Babilonia Teatri abbiano accettato questa sfida. Seguo il loro lavoro da anni e per me sono un punto di riferimento. Mi fa particolarmente piacere iniziareda Romaeuropa, perché è dove è cominciato tutto, quando ho letto il testo per la prima volta davanti al pubblico a “Situazione Drammatica” di Tindaro Granata nel novembre dello scorso anno. E il pubblico ha reagito”.
“Ho collaborato con tantissime persone e ho imparato qualcosa da tutti. – afferma Nicolò – ho imparato molto da quelli che non si perdevano in convenevoli e non avevano paura di farsi vedere per quello che erano, anche fragili.” I laboratori e le performance attive con Teatro Da Bar, la sua veste da interprete in Dissipatio F.G. di Tommaso Rossi. Sordo è l’autore di Camminatori della patente ubriaca,vincitore del premio di drammaturgia “NdN Network”(2016) e portato in scena in tutta Italia, con un brillante debutto al Piccolo di Milano all’interno di Tramedautore, apprezzato da pubblico e critica. Lo spettacolo è stato realizzato a cura della Scuola Elementare del Teatro di Napoli con la supervisione di Davide Iodice. Come scrittore Nicolò sta promuovendo la nuova edizione di Col Angeles, il libro nato con lo pseudonimo Niki Neve: “un alter ego che mi sono creato per poter scrivere questi racconti, che mi riguardano forse troppo da vicino, è il mio luogo di origine, Colà, un paese di villeggiatura sul lago di Garda che d’estate è assaltato dai turisti e d’inverno è lasciato a sé stesso”. La musica è uno degli ambienti dove Nicolò si muove agevolmente: fortunata la sua collaborazione in Mother Afrika di Roberto Zanetti ed è di prossima pubblicazione unconcept che segue il filo di Col Angeles.