Dopo le dichiarazioni di 48 ore fa del premier Mario Draghi sul covid e la necessità di vaccinare il 70% della popolazione mondiale, sono usciti allo scoperto il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive del San Martino di Genova, e Fabrizio Pregliasco, direttore dell’ospedale Galeazzi di Milano e docente di virologia della Statale. “Sicuramente vaccinare contro il Covid più persone nel mondo fa si che il virus colpisca di meno, ma non sarà mai ‘zero’ – sono le parole di Bassetti, intervistato dai microfoni dell’agenzia Ansa – abbiamo visto che anche chi è vaccinato può infettarsi”.
“Il virus – ha continuato il camice bianco ligure – quindi circolerà anche con tutto il mondo vaccinato e l’idea di immunizzare il 70% della popolazione può anche essere perseguito ma se uno pensa che con questo il virus sparirà non è così, non è chiudere la pandemia”. Così invece ha commentato Pregliasco, membro della task force anti covid di Regione Lombardia: “Le parole del premier Mario Draghi – dice sempre all’Adnkronos – sono di buon senso e indicano una giusta prudenza che è la stessa che ha contraddistinto le scelte dell’Italia fino ad oggi”.
BASSETTI E PREGLIASCO DOPO LE PAROLE DI DRAGHI: “QUESTO VIRUS CI HA FATTO SCHERZI…”
Secondo Pregliasco non sono da escludere altre spiacevoli sorprese nel futuro prossimo: “Questo è un virus che già ci ha fatto degli ‘scherzi’ e potrebbe farne di nuovi: potrebbe ridursi naturalmente ma dobbiamo essere preparati bene per uno scenario peggiore di recrudescenza in autunno. Il vaccino ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la malattia grave e il ricovero, renderlo disponibile alla popolazione a livello mondiale è la strada giusta”.
Quindi Pregliasco ha aggiunto e concluso: “Complessivamente nel mondo ci sono territori dove c’è un calo dell’incidenza e altri dove c’è una risalita. Abbiamo capito che il virus rimarrà con noi e potrebbe mutare con altre varianti e non è detto che lo scudo dell’immunità vaccinale possa essere invalicabile. Correre con l’immunizzazione – conclude – rimane l’arma efficace nel proteggerci e farlo anche in paesi dove fino ad oggi la copertura è ancora scarsa è una scelta necessaria”.