Francesco Rutelli parla del suo ultimo libro a Domenica In
Francesco Rutelli è stato ospite oggi di Domenica In nel corso della nuova puntata condotta da Mara Venier, durante la quale ha approfittato per parlare della sua meravigliosa Roma e non solo. Nel libro “Roma camminando”, Rutelli ha commentato: “Ti accompagno e ti porto anche nei tuoi quartieri”, rivolgendosi a Mara Venier. Un libro che, a suo dire, aiuterò a scoprire qualcosa che lui per primo scopre ogni giorno, scoprendo ancora oggi nuovi dettagli della sua meravigliosa città che si trasforma costantemente.
“Roma è di tutti”, ha esordito Francesco Rutelli. Il suo bisnonno era originario di Palermo, ma ha anche familiari dal Nord Italia e non solo. “Roma appartiene a tutti e lo dico a chi ha dei sospetti verso la Capitale: vi rivelerà qualcosa”, ha svelato. A detta di Rutelli, basterebbe dedicare del tempo camminando a piedi per scoprire nuovi dettagli inediti della città.
Francesco Rutelli e la dedica all’amico
Sposati da 42 anni con Barbara Palombelli, hanno in comune tanto, a partire dall’amore e dal legame con Roma. Il libro è dedicato al suo grande amico Alessandro Crescenzi: “A 15 anni seguivamo con la mia scuola dei ragazzi con problemi di poliomielite e Sandro è uno di loro. Lui non può camminare ma non è mai stato fermo, non si è mai rassegnato. Ha creato una casa domotica e gira con la sua carrozzina elettronica. Si può camminare anche quando non si può”, ha commentato Francesco Rutelli.
Quando l’amico andava a fare delle cure, per evitare che gli organi venissero schiacciati, lui viaggiava per andarsi a curare con il pollame e talvolta nel vagone postale: lo ha dichiarato Rutelli. “Il mio libro è un tributo a lui: non può camminare ma lo ha fatto per tutta la vita”, ha chiosato. Il suo posto del cuore? “Dove sono nato, dove mia mamma ha rischiato la vita perché mio nonno ha ospitato un ragazzo ebreo e fu colpita da una bomba alla fontana. Io ero convinto che la guerra non sarebbe più tornata”. Rutelli ha anche raccontato che il padre non voleva nè che facesse politica ma neppure che adottasse, anche se poi cambiò idea.