L’intervista di Gerry Scotti è stata mandata in onda a “Verissimo Story”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin e andata in onda nel pomeriggio di oggi, domenica 15 maggio 2022. Il presentatore si è emozionato davanti all’ingresso in studio della motocicletta che guidava da ragazzino: “L’avevo sognata per Natale, ma non avevo neanche 16 anni. Arrivò ad agosto per il mio compleanno e oggi vorrei appenderla in salotto per ricordarmi di come fosse bello avere quell’età”.
Sua madre Adriana e suo padre Mario erano una casalinga e un operaio: “Quando vedo le foto in braccio a loro, vedo una sincera somiglianza tra me e mia nipote Virginia. Peraltro, quando avevo finito il servizio militare, avevo lavorato per qualche anno per un’importante agenzia di pubblicità e facevo radio come hobby. Nell’estate del 1982 il direttore creativo di quell’agenzia mi chiamò e mi disse che stavano cercando uno con il mio profilo da mandare a Los Angeles per fare il corso come regista per spot pubblicitari. Mi presero la casa a Los Angeles, ma tre giorni dopo mi chiamò Claudio Cecchetto e andai a Radio Deejay”.
GERRY SCOTTI: “MI PIACCIO PIÙ ADESSO CHE DA GIOVANE”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con Silvia Toffanin, Gerry Scotti ha reso noto in carriera di avere condotto forse quasi 6mila puntate: “Non riesco a contarle, mi fa impressione. Sono felice di piacermi più adesso che in gioventù. Significa che ho raggiunto una forma di maturità e di pace dei sensi, mi piaccio più ora che da giovanotto. Sono molto più bravo e più bello adesso che prima”.
Immancabile, poi, un ricordo di Raffaella Carrà: “Solo a vedere le immagini mie con lei, si vede la nostra complicità bellissima. Ho avuto la fortuna di presentare con lei un Telegatto. Inoltre, io andavo in una sala biliardo a giocare con i miei amici. Una sera il cameriere, mentre giocavo a boccette con i miei amici, mi disse che c’era una signora che mi voleva conoscere: c’erano la signora Carrà e Japino, con quest’ultimo che desiderava presentarmi a Raffaella. Lei mi chiese di fare una partita”.